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Vittoria con piccolo giallo per Martin Fourcade nella partenza in linea di Oslo Holmenkollen, gara di chiusura di una Coppa del Mondo semplicemente dominata dal francese. Per lui era già arrivata da qualche settimana la certezza matematica della sesta sfera di cristallo consecutiva. L’ Italia chiude con un risultato poco felice: Dominik Windisch (0+1+1+2) termina 19°, mentre Lukas Hofer (2+2+2+2) dopo il brillante 5° posto di ieri chiude nelle retrovie in 30esima ed ultima posizione.
Al primo poligono l’episodio clou: Fourcade ha un problema con un caricatore, che gli viene passato palesemente dal suo allenatore a bordo pista. Il francese non sbaglia ma la giuria mette questo episodio sotto la lente di ingrandimento. Dopo aver perso oltre 20 secondi al tiro per questo problema, Fourcade si rende protagonista di un numero sensazionale, recuperando su tutti e portando a termine quattro poligoni senza errori, unico in gara a riuscirci. Alle sue spalle chiude al secondo posto il lettone Andrejs Rastorgujevs (0+1+1+0), al primo podio in carriera e staccato di 17.4 secondi. Terza posizione per l’austriaco Simon Eder (0+0+1+0), come sempre molto efficace al poligono ma meno performante sugli sci stretti. Anton Shipulin, vincitore dell’inseguimento di ieri, getta alle ortiche un possibile podio con due errori all’ultimo poligono, chiudendo 11°.
Era in palio anche la Coppa di specialità, vinta da Martin Fourcade che supera Simon Schempp, oggi solo 20° con tre errori. Il fuoriclasse transalpino porta così a casa tutte le quattro “Coppette” stagionali per la terza volta in carriera. Numeri indescrivibili per un atleta che a 28 anni è già da considerarsi una autentica leggenda. I giudici non puniscono il passaggio di caricatore e così per Fourcade arriva la 14esima vittoria stagionale, record all-time nel biathlon maschile.