Serie A

Spezia-Bologna, Thiago Motta: “Manca solo Leo Sena, con il gruppo al completo c’è competizione e crescita”

Thiago Motta Spezia 2021/2022 - Foto Antonio Fraioli
Thiago Motta Spezia 2021/2022 - Foto Antonio Fraioli

“Ci sono cose interessanti di quello che abbiamo fatto e altre che dobbiamo cambiare e gestire in un altro modo. Ci sono momenti in cui noi dobbiamo tenere la partita e non concedere le occasioni, per continuare fino alla fine. Dobbiamo farlo domani e in tutte le altre partite”. Queste le parole del tecnico dello Spezia, Thiago Motta, alla vigilia della sfida di campionato contro il Bologna. “Giocato bene la prima mezz’ora? Anche se sono trenta minuti hai la consapevolezza che puoi continuare a farlo. Contro l’Atalanta non è mai facile, alla fine loro riescono a guadagnare campo e mettere tanti giocatori vicini alla nostra area di rigore e noi dovevamo essere bravi per non farli arrivare in porta”.

“Turnover? No, affronteremo partita in partita e domani chi sarà in rosa sarà chi è pronto. Poi penseremo alle altre – aggiunge il tecnico delle Aquile – . Assenti? Manca solo Leo Sena”.

Il gruppo si è allenato finalmente al completo: “E’ bello, per me e per loro. Quando abbiamo tanti giocatori esiste la competizione sana tra loro che ci fa dare il massimo per crescere a livello individuale e collettivo. Sono contento ma soprattutto devono esserlo loro, dando il loro massimo fanno competizione sana e crescono”.

“Lotta salvezza? Ci sono tante squadre che hanno un buon livello per giocarsela e alla fine vedremo chi sarà più forte e chi scenderà. Ci sono altre squadre che invece si giocheranno i primi posti, come sempre, per quello giocare è bello perché fino alla fine c’è un’opportunità nuova per dimostrare il suo valore per salire in classifica. Uno dei nostri obiettivi è questo” ha dichiarato Motta.

Bastoni è un terzino sinistro ma fa anche il centrocampista. È intelligente, è una possibilità perché in questo momento, con anche Reca. Abbiamo la possibilità di fare scelte diverse – ha continuato il tecnico – . Vedremo per domani, avendoli entrambi c’è un grande livello perché hanno qualità diverse ma possono giocare solo undici giocatori e ogni tanto uno sarà in panchina e uno in campo. Abbiamo di fronte un avversario importante e forte. Non avendo Gyasi in questo ruolo vedremo, però abbiamo altri giocatori che possono farlo. Farò la scelta più giusta per affrontare il Bologna”.

Sugli avversari: “Non aspetto un Bologna diverso, hanno perso l’ultima in casa. Faremo il nostro massimo. Giocheremo come in settimana in allenamento, possiamo mettere in difficoltà il Bologna e ottenere il risultato che vogliamo. Giochiamo in casa, contro una squadra forte come noi, alla fine vedremo chi ha meritato”.

Sul modulo: “Domani in campo andremo in undici. Quando non avremo palla avremo undici difensori. Poi possiamo parlare di sistema, con Gyasi che ha fatto anche il quinto, ma in attacco fa l’esterno. Domani e in tutte le partite che affronteremo, al di là del sistema, saremo in undici in campo e quando non avremo la palla dovremo aiutare e difendere, mentre quando la abbiamo dobbiamo attaccare. Io vedo il calcio così e provo a trasmetterlo ai miei perché ho vissuto così e ho mangiato così, imparando così. Questo è quello che voglio e loro piano piano mettono in pratica le cose”.

Verde o Strelec a ridosso della punta? Vedo bene tutti e due – spiega Motta – . Anche Salcedo può fare quel lavoro con caratteristiche diverse, ma può farlo. Dipende solo da loro, avere voglia e disponibilità e fare quello che ho spiegato prima. Nel momento in cui c’è spazio e che la difesa non è organizzata io devo attaccare lo spazio per segnare e loro lo possono fare, con le loro caratteristiche ma possono farlo, come Antiste, Colley e anche Manaj”.

Su Arnautovic: “É un bravissimo ragazzo, quando è arrivato all’Inter era una persona giovane con una condizione atletica e tecnica enorme. In quel momento avevamo Milito ed Eto’o e non poteva avere i suoi minuti, però piano piano ha fatto la sua bella carriera e continua a fare cose importanti, in squadra e nazionale. Dobbiamo stare molto attenti”.

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