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Running, Mezza Maratona Doha 2018: vincono Kibet e Kieffer

Alex Kibet
Alex Kibet - Foto Erik van Leeuwen CC BY-SA 4.0

La Mezza Maratona di Doha, tra attese e sorprese. Il keniano Alex Kibet, primo sul traguardo in 1h01:53. La statunitense Allie Kieffer vince la gara femminile in1h10:40. Eravamo in molti ad attendere questa gara. Eravamo in molti a volerli vedere. In molti abbiamo sognato la sfilata lunga 21,097km della nostra Sara Dossena e del grande Mo Farah. Entrambi devono però rinunciare alla gara per problemi: per un fastidio al polpaccio, lei, e un fastidio al tendine d’achille, lui. La delusione per i tifosi è tanta, ma probabilmente il dispiacere dei due atleti nel non poter gareggiare è ancora più grande.

Nonostante le due grandi assenze, Doha ci regala grandi emozioni. In gara maschile vince Alex Kibet (Kenya). L’atleta keniano taglia il traguardo in 1h01:53, precedendo di 14” il connazionale Benard Korir, che sale sul secondo gradino più alto del podio in 1h02:07. Al britannico Chris Thompson viene riservato l’ultimo posto disponibile di questa triade maschile, e conquistato con il tempo di 1h03:03. A lasciare il segno azzurro in medio oriente è il nostro giovane Eyob Faniel. È con lui che l’Italia vede sventolare la propria bandiera in Qatar: in 1h04:42, il 25enne del Venicemarathon Club, conquista il decimo posto assoluto, conducendo  una gara di qualità degna dei ritmi delle sue migliori prestazioni, tra cui ricordiamo la vittoria della Maratona di Venezia dello scorso ottobre in 2h12:16.

In gara femminile poca battaglia davanti, e chi conquista il primo posto è la statunitense Allie Kieffer in 1h10:40 (nuovo personal best per lei). Una prestazione di alto livello la sua, che denota il continuo periodo positivo dell’atleta che già si era messa in vista lo scorso novembre, a New York, conquistando il quinto posto. Non abbiamo dubbi, con la presenza in gara di Sara Dossena, saremmo stati spettatori di una grande sfida di qualità, talento e femminilità. Dietro di lei, ai piedi del podio, troviamo la britannica Gemma Steel (1h12:37) e la keniana Faith Chepkoech (1h12:44).

 

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