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Rugby, Autumn Nations Cup 2020: a Parigi l’Italia dura un tempo, la Francia vince 36-5

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L’Italia è stata sconfitta dalla Francia nella terza giornata del gruppo B dell’Autumn Nations Cup 2020. Allo Stade de France i padroni di casa si impongono con il risultato finale di 36-5, un punteggio molto pesante maturato principalmente nel secondo tempo dopo che nei primi 40 minuti gli Azzurri avevano dato l’impressione di potersela giocare contro una nazionale sicuramente a sua volta molto giovane e ricca di seconde linee. Un’Italia dai due volti quindi, a dimostrazione di quanto sia ancora lungo il percorso di crescita di questo gruppo che sicuramente ha mostrato anche dei momenti di buon potenziale.

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La cronaca – I primi minuti mostrano un’Italia imprecisa e con poca disciplina: al 3′ infatti la Francia è già in vantaggio grazie alla punizione trasformata da Jalibert. Con il passare dei minuti gli azzurri sembrano entrare in partita e alla prima vera azione prolungata trovano la meta: al 26′ Sperandio e Zanon guadagnano metri importanti, Garbisi con eleganza finta e serve l’assist perfetto a Carlo Canna che mette a terra il pallone. Lo stesso Garbisi non trova la trasformazione, ma alla mezz’ora l’Italia è avanti 5-3.

I ragazzi di Smith ci riprovano anche nei minuti seguenti, ma arriva anche inevitabile la reazione di una Francia rimaneggiata ma pur sempre di qualità. Prima l’Italia si salva con Trulla, ma sugli sviluppi della mischia a cinque Danty mette la meta che riporta i transalpini in vantaggio sul 10-5 con la trasformazione di Jalibert. Nel finale di primo tempo il risultato non cambia, nonostante una punizione in favore dell’Italia con gli Azzurri che provano a giocare per la meta negli ultimi metri avversari ma senza successo.

Il secondo tempo inizia sempre all’insegna del grande equilibrio, con l’Italia che prova a costruire un paio di azioni manovrate che però non sortiscono gli effetti sperati. Il ct Smith effettua inoltre i primi cambi, inserendo in avvio di ripresa Mori, Allan e Ghiraldini per Canna, Zanon e Bigi. In una partita così equilibrata anche i singoli episodi possono avere un peso molto importante: così al 53′ il cartellino giallo ai danni di Trulla appare come una decisione severa che condanna l’Italia a dieci minuti di inferiorità numerica. Passano appena due minuti e dal nulla la Francia trova la meta con l’esordiente Villière, che con grande velocità si inserisce nel varco giusto e porta i transalpini sul 17-5 grazie alla seconda trasformazione su altrettanti tentativi di Jalibert.

Come prevedibile il fatto di giocare 14 contro 15 stravolge i piani e gli equilibri in campo e a cavallo del 60′ la Francia trova due mete in due minuti con Serin e Thomas che chiudono definitivamente la contesa sul 29-5. L’Italia accusa il colpo ed in inferiorità appare come una lontana parente di quella vista nei primi 50 minuti, sprecando anche un paio di buone occasioni potenziali per rendere quantomeno più leggero il passivo. L’ultima azione della partita invece permette alla Francia di marcare anche la sesta meta con Macalou per il 36-5 finale.

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