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Scherma, il punto sull’Italia verso l’Olimpiade di Rio: le speranze di medaglia

Elisa Di Francisca - Londra 2012 - Foto Nizegorodcew

La qualificazione della sciabola femminile ottenuta oggi dall’Italia a Sint-Niklaas, in Belgio, completa il quadro della scherma in vista dell’Olimpiade di Rio 2016, almeno per quanto riguarda le squadre. A livello individuale alcuni giochi restano ancora aperti, e saranno risolti solo con le ultime tre prove – una per arma – nel mese di marzo, subito prima della chiusura del ranking olimpico. Analizziamo la situazione arma per arma allo stato attuale.

LE PROVE A SQUADRE

Fioretto maschile – Italia qualificata come seconda nel ranking olimpico alle spalle della Russia. Le altre squadre qualificate: Francia e Gran Bretagna (Europa), Stati Uniti e Brasile (Americhe), Cina (Asia) ed Egitto (Africa). Gli azzurri (più che prevedibile il quartetto Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Giorgio Avola, Daniele Garozzo) sono campioni del mondo in carica: in un’arma dal livello medio piuttosto elevato conteranno molto gli incroci del tabellone, ad ogni modo il podio appare alla portata, e una medaglia d’oro non è ipotesi remota.

Sciabola femminile – Italia fra le otto qualificate come Russia, Ucraina, Francia e Polonia (Europa), Stati Uniti e Messico (Americhe) e Corea (Asia). Il quartetto azzurro ha visto l’inserimento nel corso degli ultimi due anni di Rossella Gregorio e Loreta Gulotta al fianco delle più esperte Irene Vecchi e Ilaria Bianco: in chiave medaglie Russia, Ucraina e Francia sembrano destinate a contendersi la medaglia d’oro, l’Italia può tentare di inserirsi in zona medaglie insieme agli Stati Uniti.

Spada maschile – Italia qualificata come terza nel ranking olimpico. Le altre squadre in tabellone a Rio 2016 saranno Francia, Ucraina, Svizzera, Russia e Ungheria (Europa). Corea (Asia) e Venezuela (Americhe). Il quartetto azzurro (Enrico Garozzo, Paolo Pizzo, Marco Fichera, Andrea Santarelli), passato attraverso mille difficoltà nel corso dell’ultimo anno, ha trovato un equilibrio e una continuità di rendimento che autorizzano a speranze di medaglia olimpica. La Francia resta la favorita per ranking e titoli conquistati nelle ultime tre stagioni, ma nei tre incroci più recenti l’Italia ha sempre vinto. In un’eventuale finale per l’oro, per i transalpini gli azzurri sarebbero forse l’avversario peggiore da affrontare.

Spada femminile – Italia non qualificata. Il vero, grande rimpianto della qualificazione olimpica. Da qui alla prossima Olimpiade per la spada femminile a squadre passeranno otto anni (a Tokyo 2020 non sarà infatti in calendario), più nell’immediato i nodi da sciogliere saranno molti: dalla guida tecnica della Nazionale alle capacità di leadership in un contesto di squadra di Rossella Fiamingo, alle scelte legate al futuro di Mara Navarria e Bianca Del Carretto, all’inserimento di nuove leve in quartetto. Le otto qualificate a Rio 2016 sono Romania, Russia, Estonia, Ucraina e Francia (Europa), Cina e Corea (Asia), Stati Uniti (Americhe).

Fioretto femminile e sciabola maschile – Entrambe le prove non sono previste nel calendario di Rio 2016, in base alla rotazione prevista dalle regole Comitato olimpico internazionale. In entrambi i casi sarà tuttavia messo in palio il titolo mondiale: le gare si svolgeranno a fine aprile sempre a Rio de Janeiro.

LE PROVE INDIVIDUALI

Fioretto femminile – L’assenza della prova a squadre dal calendario di Rio 2016 assegna all’Italia due posti nell’individuale, già prenotati dalle nostre due atlete di punta: Elisa Di Francisca, che potrà così difendere l’oro di Londra 2012, e Arianna Errigo, a caccia dell’alloro capace di proiettarla nell’élite della scherma azzurra. Il pronostico vede due medaglie più che possibili, un probabile oro, senza escludere un replay della finalissima di quattro anni fa.

Fioretto maschile – La qualificazione a squadre dà diritto a tre posti per l’individuale. A una sola gara dalla chiusura del ranking olimpico (il GP di La Havana il 12/13 marzo) qualificazione quasi sicura per Andrea Cassarà e Daniele Garozzo, rispettivamente numero 6 e 7 del ranking olimpico, mentre Giorgio Avola mantiene una distanza di relativa tranquillità su Edoardo Luperi.

Sciabola femminile – Anche in questo caso la qualificazione a squadre permette la qualificazione di tre atlete per l’individuale. Il GP di Seul (25/26 marzo) certificherà l’accesso diretto di Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Irene Vecchi. In chiave medaglie questa appare la gara più proibitiva per i colori azzurri: in una disciplina dove la lotta per la medaglia d’oro potrebbe restringersi a pochi nomi (l’ucraina Kharlan, le russe Velikaya ed Egorian, l’americana Zagunis già oro ad Atene 2004 e Pechino 2008, la coreana Kim olimpionica a Londra 2012), Rossella Gregorio appare l’unica in grado di avvicinarsi alla zona medaglie, magari con l’aiuto di un tabellone favorevole.

Sciabola maschile – Come per il fioretto femminile, due posti disponibili data l’assenza della prova a squadre. Sicuro della qualificazione è Aldo Montano, alla sua quarta Olimpiade in carriera: un ritorno sul podio a cinque cerchi 12 anni dopo l’oro di Atene 2004, e magari ancora dal gradino più alto, sarebbe il coronamento di una carriera straordinaria. Le due vittorie in stagione in Coppa del Mondo, a Boston e Padova, lasciano ben sperare. Tra gli ostacoli da superare l’elevato numero di avversari in grado di puntare al podio – almeno una decina – gli acciacchi fisici e il prevedibile caldo, la cui gestione sarà determinante in una disciplina faticosa come la sciabola. Per il secondo posto disponibile è lotta aperta fra Diego Occhiuzzi e Luca Curatoli: a una sola gara dalla chiusura del ranking olimpico la situazione è quasi di parità assoluta, con un +1 per Occhiuzzi (83 punti contro 82).

Spada maschile – Tre posti a disposizione per l’Italia, con Enrico Garozzo che con la vittoria in Coppa del Mondo a Vancouver si è assicurato il biglietto per Rio 2016, dove ha buone possibilità di puntare a una medaglia. Per gli altri due posti è corsa a tre fra Paolo Pizzo, Andrea Santarelli e Marco Fichera, al momento in ordine di classifica. L’ultima prova valevole ai fini olimpici, il GP di Budapest (19/20 marzo prossimi) chiarirà gli ultimi dubbi.

Spada femminile – La mancata qualificazione a squadre lascia un solo posto disponibile per l’Italia a livello individuale. Quasi certamente a qualificarsi sarà Rossella Fiamingo, due volte campionessa del mondo in carica e numero 1 del ranking, il cui vantaggio su Mara Navarria (+36 punti) a una sola gara dalla chiusura, lascia la spadista catanese in sostanziale tranquillità. La stessa Fiamingo per palmarès, qualità tecniche e capacità di estrarre il meglio della propria scherma nei momenti più importanti della stagione, è sicura candidata al podio di Rio 2016. Per una medaglia, e ancor più per l’oro, servirà calare sul tavolo quelle carte tutte insieme, cosa che in questa stagione non è finora avvenuta.

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