Ginnastica artistica

Rio 2016, Vanessa Ferrari in lacrime: “Il quarto posto fa male come a Londra”

Vanessa Ferrari - Rio de Janeiro 2016 - Foto Mezzelani/Gmt

Una Vanessa Ferrari comprensibilmente delusa, in lacrime. Il quarto posto nella finale del corpo libero fa male: la corsa dell’azzurra si è fermata a due decimi di punto dallo storico bronzo. Quello stesso bronzo che le era sfuggito a Londra 2012 per una questione di regolamento: in quell’occasione la Ferrari arrivò a pari punti con la russa Aliyna Mustafina, ma il minor coefficiente di difficoltà la penalizzò.

Fa più male quella medaglia sfumata o questo quarto posto a Rio? La “Farfalla azzurra” non ha dubbi: “Peggio qui o a Londra? Uguale, è sempre una medaglia olimpica. A Londra me l’hanno nettamente rubata, qui potevano darmela come non darmela. È la stessa cosa”. 

Un peccato, perché la gara della Ferrari è stata davvero di buon livello: “Dove perso la medaglia? Non lo so: forse potevo fare meglio l’ultima diagonale. In ogni caso, ho dato il massimo e mi sento di dire che ho fatto tutto quello che si poteva. Non ho recriminazioni sulla giuria. È andata così e basta”.

Gli occhi lucidi e la difficoltà di sorridere. Per Vanessa Ferrari questa è senz’altro l’ultima Olimpiade. Ma la finale di Rio è stata anche la sua ultima gara? Contrariamente a quanto aveva fatto trapelare prima dell’inizio dei Giochi, l’azzurra lascia una piccola finestra aperta sul suo futuro: “Il futuro? Ci sto pensando, non ho ancora deciso. Prima torno a casa, un po’ di ore di lavoro prima di pensare a cosa fare”. 

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