Golf

Rio 2016, golf: Justine Rose oro, Matteo Manassero migliore degli italiani

Matteo Manassero - Foto Dinov Divakaran - CC BY 2.0

E’ il britannico Justin Rose a passare alla storia come il primo campione olimpico nel golf dopo 112 anni. Il campione dello US Open 2013 è riuscito a prevalere ai Giochi di Rio sullo svedese Henrik Stenson solo sul green della 18, al termine di un ultimo round molto equilibrato. Giunti sul tee dell’ultima buca in parità, Rose ha messo a segno il birdie che è valso l’oro chiudendo a -16 (67 69 65 67), mentre Stenson ha chiuso con un bogey che lo ha portato a -14 (66 68 68 68), punteggio comunque sufficiente per la medaglia d’argento. Grande rimonta e bronzo insperato per lo statunitense Matt Kuchar, autore di un grande giro in 63, che lo ha portato ad uno score totale di -13.

Un gap di quattro colpi divide il podio dagli altri contendenti: quarto posto per il belga Thomas Pieters con -9, mentre in quinta posizione a -8 troviamo lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, il thailandese Kiradech Aphibarnat e l’australiano Marcus Fraser, incapace nel weekend di ripetere le performance che gli avevano permesso di chiudere le prime due giornate in testa. Buon torneo anche per Bubba Watson e Sergio Garcia, ottavi con -7.

I due italiani chiudono in modo più che onorevole l’esperienza a cinque cerchi. Matteo Manassero con un giro in 69, frutto di quattro birdie e due bogey, recupera sei posizioni e termina al 27° posto. Nino Bertasio gira in 68 nel quarto round, con cinque birdie e due bogey, concludendo al 30° posto.

Si chiude così il torneo di golf maschile di Rio 2016, capace comunque di regalare spettacolo ed emozioni nonostante le numerosi defezioni di molti big (su tutti Jason Day, Rory McIlroy e Jordan Spieth, ma non solo). Il podio finale è composto da tre giocatori di caratura mondiale, più volte protagonisti nei major e in diverse edizioni della Ryder Cup.

Adesso spazio al torneo femminile, che prenderà il via mercoledì. Per l’Italia scenderanno in campo Giulia Sergas e Giulia Molinaro. Le medaglie sembrano fuori dalla portata delle nostre, pronte comunque a fornire una prova di assoluto livello.

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