Golf

Rio 2016, golf femminile: al comando Ariya Jutanugarn, male le azzurre Sergas e Molinaro

Giulia Sergas - Foto Federgolf

Nel giorno che segna il ritorno del golf femminile alle Olimpiadi dopo 116 anni, a chiudere in testa il primo giro è la thailandese numero due del mondo Ariya Jutanugarn. La 20enne asiatica, vincitrice quest’anno del British Open, ha concluso la prima giornata con 65 colpi (-6), distanziando di una lunghezza due componenti della corazzata sudcoreana come Inbee Park (sette volte vincitrice di un major) e Seiyoung Kim, entrambe a -5. Classifica ovviamente ancora corta, con le prime 18 delle sessanta in gara racchiuse in quattro colpi. Tra le giocatrici più attese da segnalare il giro in 69 della neozelandese e numero uno al mondo Lydia Ko, classe 1997 ed attualmente 11esima in un folto gruppo a -2. Bene anche la staunitense Lexie Thompson, settima a -3, mentre rimane un poco più indietro la canadese Brooke Henderson, numero tre delle classifiche mondiali e al momento 19esima a -1.

Purtroppo esordio olimpico molto difficile per le due azzurre in gara. Giulia Sergas, triestina classe 1979, ha chiuso il primo round con lo score di +6, frutto di un giro in 77 che la colloca nei bassifondi della classifica in 51esima piazza. Per la Sergas due birdie sulla carta a fronte di sei bogey ed un doppio bogey. Non meglio Giulia Molinaro, 26enne veneta di Camposampiero ma trasferitasi per il college negli USA alla Arizona State University. Per lei 54esima posizione a +7 dopo un giro in 78, con tre birdie, cinque bogey, un doppio bogey ed un triplo bogey. Il torneo per i colori azzurri pare ormai seriamente compromesso e tutto in salita, nonostante già alla vigilia le nostre alfiere non fossero considerate delle candidate alla parte alta della classifica.

Importante notare come a differenza del torneo maschile, snobbato da molti top players quali Rory McIlroy, Jordan Spieth e Jason Day, la competizione femminile goda della partecipazione di tutte le migliori giocatorici al mondo. Sono infatti presenti nove delle prime dieci del ranking mondiale: unica assente la sudcoreana Ha Na Jang, numero 10 al mondo, ma solo perché la sua nazionale, come detto autentica corazzata del golf femminile, raggiunge il numero massimo di quattro atlete schierabili selezionandole tra le prime nove della classifica mondiale.

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