Italia-Messico finisce 79-54, ma la partita che consente agli uomini di Ettore Messina di raggiungere la Croazia nell’ultimo atto del preolimpico di Torino dura poco più di 20 minuti. Nella netta vittoria degli azzurri c’è la tenacia di Daniel Hackett, c’è la determinazione di Danilo Gallinari, ma c’è anche la gigantesca prestazione di Nicolò Melli. C’è la leadership di Gigi Datome, c’è la compattezza di Marco Belinelli. L’Italia, da favorita, raggiunge la finale e si prepara ad affrontare la squadra che ha fatto fuori Antetokounmpo&Co, la squadra che con Bogdanovic e Saric ha resistito a tutti gli attacchi della Grecia e si è dimostrata compatta in tutti e due i lati del campo. Il sogno olimpico continua.
Ritmi bassi e mani fredde – L’aria è pesante, ci si gioca una finale e malgrado i favori del pronostico le percentuali al tiro nei primi minuti sono basse. L’Italia parte lenta, subisce l’esplosività del Messico e riesce a prendere il largo solo con i 10 punti nei primi 10 minuti di Danilo Gallinari. Melli dà il +10 (38-28) sulla sirena lunga e all’inizio del secondo tempo è Belinelli a regalare il vantaggio massimo, sul 43-28, con una tripla dall’angolo. Il Messico prova a rimanere a galla sfruttando l’unico passaggio a vuoto degli azzurri, improvvisamente rimontati fino al 47-41, ma è l’ultimo sussulto degli ospiti prima della fine. Non brilla, almeno offensivamente, Alessandro Gentile. Il suo contributo in difesa, al contrario, è di fondamentale importanza nelle fasi più calde dell’incontro.
Finale – La partita gira completamente con Belinelli che cambia faccia, attacca con più aggressività e trascina gli azzurri verso il parziale decisivo. Dal 53-41 al 58-41, con cui Aradori chiude il quarto, il passo è breve. Negli ultimi 10’ non succede praticamente nulla: Messina sfrutta il tempo a disposizione per far giocare tutti e provare nuovi schemi, con le squadre più lunghe e le teste più libere. Si conclude in tranquillità una partita con tante cose da salvare e tante cose da migliorare, una partita utile per capire quali sono i punti di forza e quali i difetti. La strada è ancora lunga, ma le premesse sono ottime.
Domani, alle 21:00, la finale. Qui le pagelle degli azzurri:
