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Andreas Seppi: “I campi sono troppo lenti. Il villaggio? Non c’è acqua calda” (PODCAST)

Andreas Seppi - Australian Open 2015 - Foto Ray Giubilo

DALL’INVIATO A RIO DE JANEIRO

Andreas Seppi si presenta all’Olimpiade di Rio 2016 carico e pronto per l’appuntamento nonostante i recenti problemi fisici accusati in Coppa Davis. Il tennista altoatesino che affronterà al primo turno l’ucraino Illya Marchenko con la possibilità di sfidare Rafael Nadal in quello successivo si è concesso ai microfoni di Sportface.it per una lunga intervista spaziando dal campo al villaggio Olimpico e spingendosi a delle previsioni sul futuro del tennis azzurro.

Appena arrivato a Rio. Come stai?
“Bene, dai. Ho avuto qualche problemino fisico durante la Coppa Davis che mi ha costretto a rimanere fermo un po’ ma ho avuto comunque tempo per allenarmi in vista di Rio e spero di poter ripartire proprio da qui”.

È stato un anno difficile dal punto di vista fisico. Quali sono ora i tuoi obiettivi da qui sino a fine stagione?
“L’annata non è una delle migliori, anche in classifica sono sceso abbastanza quindi l’obiettivo sarà recuperare la migliore condizione fisica per poter dare in campo il 100% sperando di poter fare qualche punto in più sino alla fine dell’anno per ricostruirmi una classifica decente. Chiaramente ora essendo fuori dai 50 al mondo devo fare qualche turno di qualificazione per entrare nel tabellone principale. L’obiettivo è dunque rientrarci per essere presente nel main draw di tutti i tornei”.

Hai visto il sorteggio? Primo turno non impossibile (Marchenko,ndr) e poi Rafael Nadal…
“Sicuramente un primo turno abbordabile nella speranza poi di poter giocare contro Nadal, sarebbe una bella esperienza”.

Com’è il villaggio Olimpico?
“In confronto alle altre due Olimpiadi che ho giocato è messo peggio. Tante costruzioni non finite, negli appartamenti non c’è l’acqua calda, gli scarichi non funzionano. Ci sono dei problemi ma alla fine è un’Olimpiade e si sa che ogni tanto ci sono delle complicazioni”.

Un tuo giudizio sui campi?
“Per i miei gusti sono un po’ troppo lenti, potrebbero essere più veloci. Anche le palle sono lente ed è difficile fare gioco”.

Nella tua ultima parte di carriera qual è il tuo obiettivo?
“La prima cosa è star bene fisicamente visto che se non sono al 100% in allenamento non lo sono di riflesso neanche in campo ed è difficile tenere questo livello. Mi piacerebbe tornare ad allenarmi al massimo per scendere in campo in condizioni ottimali. Come detto prima vorrei recuperare qualche posto perso in classifica per essere nel tabellone principale di tutti i tornei. Poi si vedrà. Al momento credo che stia giocando meglio rispetto gli ultimi anni ma mi manca la continuità fisica e negli allenamenti anche perché di esperienza ne ho fatta tanta. Credo di poter fare ancora qualcosa di buono”.

Chi vince il torneo a Rio?
“I favoriti sono Djokovic e Murray che metterei quasi alla pari del serbo. Stanno facendo entrambi un’annata incredibile per cui da tenere sott’occhio sono loro due anche se ci potrebbe essere qualche sorpresa. Ultimamente Monfils sta giocando molto bene, i francesi in generale sono pericolosi. Nadal non si sa come arriverà visto che è da tanto che non gioca magari ti posso dire di più giocandoci al secondo turno sperando di poterlo incontrare”.

Qual è il primo italiano che secondo entra tra i primi 100 al mondo?
“Difficile da dire. Napolitano in questo ultimo periodo sta facendo molto bene vincendo contro ottimi giocatori sulla terra rossa che non è propriamente la sua superficie preferita. Mi ha sorpreso un po’, ciò significa che sta lavorando bene. D’inverno è spesso con me a Bordighera e magari lo vedo più di altri. Donati sappiamo che a tennis può giocar bene ma magari deve stare un po’ più attento alla parte fisica. Ci sono tanti che stanno giocando bene e che possono benissimo arrivare sotto i 100 o i 50”.

Sportface/Italpress

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