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Un cerchio da chiudere e il sogno Canelo. Giramondo De Carolis fa tappa a Manchester

Giovanni De Carolis - Foto Sportface

“Chiudere il cerchio”, per sognare quel che sembrava impossibile. A 36 anni Giovanni De Carolis torna sul ring – dopo quasi due anni di assenza, un periodo monstre da sfidante ufficiale e con cinque incontri saltati per la pandemia – e lo fa a Manchester contro l’imbattuto Lerrone Richards (14-0) per il titolo europeo vacante dei supermedi. “Chiudere il cerchio“, appunto. Lo ripete De Carolis che ha già vinto il titolo italiano e quello del mondo. Ma in realtà, una eventuale vittoria in terra inglese contro l’atleta di casa più che chiudere un cerchio, rischierebbe di aprire una autostrada e una seconda giovinezza per De Carolis che ai microfoni di Repubblica non nasconde di sognare una chance con il campione del mondo Canelo Alvarez, reduce pochi giorni fa dalla grande vittoria su Saunders: “Se mi desse una possibilità sarei così felice che negli Stati Uniti ci andrei anche a nuoto. E sarebbe una soddisfazione che va oltre il denaro”. Altro che chiusura del cerchio. Piuttosto la definitiva consacrazione di una grandissima carriera di un atleta che non ha mai temuto il tabù della sconfitta: “Una sconfitta è sempre difficile da metabolizzare, ma proprio le sconfitte mi hanno portato lontano, facendomi capire gli errori e dove poter migliorare“, scrisse qualche anno fa, dopo la sconfitta con Zeuge che gli costò la perdita della cintura mondiale WBA dei supermedi.

De Carolis torna all’estero e per la prima volta in Inghilterra. Non un problema per chi in carriera ha calcato i ring di Danimarca, Germania, Australia e Ucraina. Ora l’Inghilterra, contro Lerrone Richards, avversario designato dopo un’odissea: in origine doveva essere Cukur, poi Bursak e il giovane talento tedesco Bauer. Quindi Richards: “Si muove bene, sfuggente, di impatto fisico. Non sarà facile“, dice a Repubblica. L’avversario – 28 anni e guardia mancina – vanta zero sconfitte e quattordici vittorie, ma solo tre ottenute prima del limite, ad inizio carriera da professionista contro avversari di modesto valore. A meno di sorprese, il canovaccio della sfida che intende fare l’inglese è già scritto. Giovanni ci crede e punta a scrivere una nuova pagina di storia. La sfida iridata con Canelo è un sogno, un derby con l’amico campione UE Daniele Scardina (che dovrà prima sfidare Toutin) una suggestione. Una cosa è certa: c’è tanto ancora da dare, e di cerchi da chiudere potrebbero aprirsene inaspettatamente di nuovi.

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