[the_ad id=”10725″]
Un altro stop per Alex Schwazer, forse decisivo. Dinanzi alla seconda sezione del Tna di Nado Italia la difesa del marciatore azzurro aveva presentato istanza per ottenere giudizio immediato per l’annullamento della sospensione cautelare inflittagli l’8 luglio scorso dalla Iaaf.
Niente da fare, però perché il presidente della sezione ha immediatamente specificato alla difesa del marciatore altoatesino – si legge in una nota – “che il giudizio proposto non era ammissibile dinanzi al Giudice Nazionale e che l’unica competenza era esclusivamente affidata alla Iaaf ovvero al Tas di Losanna“. In sostanza – spiega il comunicato – il Tna ha sottolineato come “il provvedimento di sospensione cautelare può essere impugnato solo se l’atleta dimostra che la violazione è probabile conseguenza dell’assunzione di un prodotto contaminato e solo dinanzi alla Iaaf o al Tas di Losanna”. Inoltre che “il provvedimento di sospensione cautelare non può essere in nessun caso impugnato dinanzi al Giudice Nazionale”, il quale “può essere adito soltanto per il giudizio di merito, che deve comunque concludersi entro il termine di due mesi”. Tali vincoli procedurali, si legge sempre nella nota, “sono stati ulteriormente chiariti alla difesa dell’atleta che però non ha ancora comunicato alla Procura Nazionale Antidoping di Nado Italia la scelta della procedura che intende avviare”.
Un beffa vera e propria quindi per l’atleta azzurro che rischia di fare in tempo. Manca poco alle Olimpiadi e i margini di manovra sono ridottissimi: Schwazer, però è determinato ad andare fino in fondo alla vicenda, tanto da dichiararsi innocente e di voler dare il 100% per chiarire una vicenda dai troppi lati ancora oscuri.