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Gli Indiana Pacers sorprendono i Toronto Raptors, i Golden State Warriors iniziano senza problemi la loro cavalcata, tutto facile per gli Oklahoma City Thunder. Gli Atlanta Hawks soffrono, rischiano, sprecano e quasi si fanno rimontare, ma alla fine battono i Boston Celtics e ottengono una vittoria fondamentale per mantenere il fattore campo.
Indiana Pacers@Toronto Raptors 100-90 [1-0]
IND: George 33, Ellis 15, G. Hill 15, Turner 10, S. Hill 13
TOR: Joseph 18, DeRozan 14, Valanciunas 12 (19 rimb), Lowry 11
C’è un Paul George da 33 punti, c’è tenacia, c’è freddezza. Gli Indiana Pacers iniziano col botto i playoff e fanno saltare immediatamente il fattore campo, amministrano con autorità la situazione negli ultimi 12’ e sfruttano nella migliore maniera possibile la debacle di Kyle Lowry e DeMar Derozan. Il due, in grado di regalare 56 vittorie in regular season, non riescono mai ad entrare in ritmo e chiudono con un pessimo 8/32 dal campo la loro partita, con i Raptors costretti quasi sempre ad inseguire e anche ad affrontare i problemi di falli di Valanciunas. I Pacers entrano avanti 70-67 nell’ultimo quarto e cambiano marcia, trovano un parziale di 11-1 dall’84-81 grazie alle magie di PG e chiudono la faida: e adesso?
Houston Rockets@Golden State Warriors [0-1]
HOU: Howard 14 (11 rimb), Harden 13, Capela 3 (12 rimb)
GSW: Green 12 (10 rimb), Thompson 16, Curry 24
Tutto troppo facile. Passeggiata di salute per i Golden State Warriors, a valanga sugli Houston Rockets in Gara 1. Gli uomini di Steve Kerr dominano in lungo in largo in entrambe le metà campo e già dopo 24 minuti di gioco (60-33) mettono in archivio la pratica. Non è sufficiente la difesa di Dwight Howard, non è sufficiente il tentativo di tenere a bada Klay Thompson, non è sufficiente il tentativo di tenere alto il ritmo. Steph Curry segna tutti i suoi 24 punti nel primo tempo, i Rockets perdono 13 palle e James Harden non riesce mai a trovare la lunetta. E’ un dominio anche se l’MVP è costretto a lasciare il campo per un piccolo fastidio al ginocchio. Nulla di grave, dovrebbe esserci in Gara 2.
Boston Celtics@Atlanta Hawks 101-102 [0-1]
BOS: Crowder 14, Bradley 18, Thomas 27, Turner 10, Smart 15
ATL: Bazemore 23, Millsap 14, Horford 24, Teague 23, Scott 14
Vittoria di fondamentale importanza per gli Atlanta Hawks, che superano in volata i Boston Celtics e mantengono inalterato il fattore campo dopo la prima battaglia. Mike Budenhoizer si affida ai soliti noti e malgrado la pessima serata di Kyle Korver (2 punti, 1/10 dal campo) trova tanta concretezza dagli altri quattro titolari (Bazemore, Millsap, Horford, Teague) che combinano 84 punti. 51-34 a fine primo tempo, poi la reazione d’orgoglio dei Celtics: Thomas guida la carica, segna 27 punti, serve 8 assist, e a 7’ dalla fine è Crowder (14 punti) a regalare il +3 ai suoi per la prima volta nella partita. Dall’88-88 gli Hawks segnano 4 punti di vitale importanza, i Celtics (sul 93-96) hanno nelle mani la tripla per pareggiarla, ma sprecata l’occasione si arrendono. E’ un freddissimo Jeff Teague (24 punti) dalla lunetta a chiudere la partita. Inutile la tripla del -1 sulla sirena di Isaiah.
Dallas Mavericks@Oklahoma City Thunder70-108 [0-1]
DAL: Nowitzki 18
OKC: Durant 23, Ibaka 17, Westbrook 24, Kanter 16
Impressionante prova di forza degli Oklahoma City Thunder all’esordio nei playoff. Kevin Durant (23 punti in 26 minuti) e Russell Westbrook (24 punti e 11 assist in 29 minuti) dominano e chiudono il primo tempo avanti 59-33 e non mollano la presa nemmeno nel secondo tempo. Macinano minuto dopo minuto gli avversari, arrivando addirittura a toccare il +42 (93-51) grazie al dominio sotto canestro (56-33 nel saldo nei rimbalzi, 23-16 quello degli assist) e al 35/80 dal campo. Pessima la prestazione dei texani, traditi dagli specialisti (1/10 per J.J. Barea, 1/9 Deron Williams, 2/10 Raymond Felton) e a fine partita sotto il 30% al tiro.