Quello passato è stato sicuramente uno dei weekend più importanti degli ultimi anni di basket femminile italiano: la vittoria della Passalacqua Ragusa in casa del Famila Schio nella finale di Coppa Italia rappresenta un momento storico che resterà a lungo impresso nella storia della società siciliana e nelle memorie degli appassionati. Era dal 2012, quando si impose il Cras Taranto, che non c’era un nome diverso da quello del Famila nell’albo d’oro della competizione che da qualche stagione mette di fronte le prime quattro formazioni in classifica al termine del girone d’andata. Ragusa è ai vertici da un paio di stagioni, ma nel momento decisivo aveva dovuto sempre abbassare la testa di fronte all’egemonia di Schio. Non solo nella precedente finale di Coppa, ma anche nelle ultime due finali Scudetto (anche questa è una competizione che Schio fa sua da 3 anni consecutivamente). Quello di Ragusa è dunque un nome nuovo, la Passalacqua ha regalato al territorio siciliano il primo grande trofeo dopo gli anni di Priolo, campione d’Italia nel 2000, e di Ribera, vincitrice della Coppa Italia proprio 10 anni fa.
La Passalacqua ha vinto meritatamente: prima ha dominato per molti tratti Venezia in semifinale, poi ha mantenuto la testa per quasi tutta la finalissima, contro una Schio che ci ha provato fino alla fine, senza però trovare quei guizzi da alcune giocatrici che spesso hanno fatto la differenza. Il Famila riparte dalla consapevolezza di essere stata ancora una volta ad un passo da una grande vittoria, anche se perdere davanti ai propri tifosi è stata una grandissima delusione. Schio vincendo la Coppa Italia avrebbe portato a casa la “Decima”: davvero un gioco del destino ha fatto sì che invece sia arrivato il primo storico trionfo per Ragusa.
[the_ad id=”10728″]
Se di Venezia si può lodare ancora una volta il grandissimo impegno (encomiabile la grande rimonta in semifinale contro Ragusa), non esce bene da questa Coppa Italia la capolista del campionato, la Gesam Gas Lucca. La squadra di Diamanti è uscita nettamente sconfitta con Schio: questo risultato, insieme a qualche ko di troppo nell’ultimo periodo, lancia qualche segnale di allarme nella testa di Crippa e compagne, che devono subito invertire questa rotta per arrivare al meglio ai playoff.
E a poche ore di distanza dalla finalissima, tutta l’Italia del basket femminile domani sera si siederà ancora una volta per osservare Ragusa contro Schio: al PalaMinardi, la Virtus Eirene dovrà dimenticare il successo di domenica, mentre Schio avrà subito l’opportunità per la grande rivincita. Si gioca il recupero della nona di ritorno, gara non giocata a Marzo per gli impegni delle venete di Martinez in Eurolega. Palla a due alle 20.30. In palio c’è ben più di una semplice rivincita: se Ragusa vince arriva all’ultimo turno di campionato, in programma domenica da capolista, se Schio vince ipoteca il secondo posto (difficile pensare che Lucca non vinca in casa contro la già retrocessa Cagliari).
Insomma già domani sera si può scrivere un’altra pagina importante di questa stagione del basket femminile azzurro. E ancora una volta è Ragusa-Schio.
Ultimo turno domenica 10 aprile ore 18.00:
Umbertide-San Martino, Venezia-Ragusa, Napoli-Sesto San Giovanni, Torino-Battipaglia, Schio-Orvieto, Parma-Vigarano, Lucca-Cagliari.
Classifica:
Lucca 44, Ragusa 42*, Schio 42*, Venezia 40, San Martino di Lupari 28, Parma 24, Napoli 22, Umbertide 22, Battipaglia 18, Torino 16, Vigarano 16, Orvieto 14, Sesto San Giovanni 12, Cagliari 8.
*una partita in meno