Ginnastica artistica

Tokyo 2020, ginnastica artistica: impresa sfiorata, l’Italia è quarta

Vanessa Ferrari

La nazionale italiana femminile di ginnastica artistica chiude al quarto posto la finale a squadre ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Sfiorato il sogno medaglia, con un terzo posto occupato al termine della seconda e terza rotazione. Ma con l’ultima rotazione la Gran Bretagna ha scalato la classifica generale conquistando la medaglia di bronzo. E’ finito in Giappone il dominio USA nella ginnastica artistica, con la Russia che ha ottenuto una meritatissima medaglia d’oro.

IL REGOLAMENTO: COME FUNZIONA

IL MEDAGLIERE

Le Fate partono a tutta con il corpo libero. Alice D’Amato apre le danze con un 13.100 e diagonali ben eseguite, e una magica Vanessa Ferrari da spettacolo con la sua “Con te partirò” conquistando un 14.100, punteggio di poco più basso rispetto alle qualifiche. Bella prova anche di Asia D’Amato, che dopo tre diagonali ben eseguite chiude con un doppio raccolto un po’ scarso e con atterraggio sulle punte, conquistando un 13.166. Nel frattempo al volteggio succede qualcosa di clamoroso: brutto errore di Simone Biles che sbaglia l’Amanar atterrando in modo pessimo e chiude con un 13.766, il punteggio più basso della sua carriera. L’americana, subito in evidente difficoltà sia fisica che psicologica, termina qui la sua finale a squadre cedendo il suo posto alle parallele alla riserva Jordan Chiles. L’Italia chiude al quinto posto dopo la prima rotazione con 40.366, dietro a Russia, Stati Uniti, Francia e Cina.

Un doppio avvitamento pulito con un piccolo saltello all’arrivo di Asia D’Amato aprono la seconda rotazione al volteggio delle azzurre (14.266). Ottimo doppio avvitamento anche per Vanessa Ferrari, che ottiene un 14.233, mentre non è impeccabile quello di Alice D’Amato, 14.166. Alle parallele la Russia è stellare: 14.933 di Melnikova, 14.900 di Listunova e 14.866 di Urazova, ma una splendida Sunisa Lee arriva in soccorso degli USA nel momento del bisogno con un impressionante 15.400. L’Italia chiude al terzo posto a metà gara (88.498), dietro solo a Russia e Stati Uniti in una finale tutt’altro che normale e con mille colpi di scena.

Alle parallele Martina Maggio rompe il ghiaccio con un 13.433, non perfetta la sua prova. Splendida invece quella di Alice D’Amato che ottiene un 14.166 con un saltello in uscita, così come quella della gemella Asia che conquista un gran 13.900. E se la Russia è stata incredibile alle parallele, il disastro è avvenuto con le prime due travi. Due cadute e tante imprecisioni, a partire dal 12.633 della giovane Urazova e dal 12.566 di Angelina Melnikova. Gli Stati Uniti cercano di approfittare di questo momento con tre ottimi esercizi (13.666 per McCallum, 14.133 per Sunisa Lee e Chiles), ma ancora una volta Listunova risponde presente con un 14.333. Ancora un terzo posto per le azzurre a una sola rotazione dalla fine, 124.530, dietro ancora a Russia e USA.

Una trave con alcune imprecisioni e un’uscita in doppio carpio perfetta di Asia D’Amato apre l’ultima rotazione (12.900). Ottima la prova di Martina Maggio, con una bella parte coreografica e una buona parte a terra, che chiude con un 13.075. Il 13.133 di Alice D’Amato ha costretto le azzurre a dire addio al sogno medaglia a causa degli splendidi punteggi della Gran Bretagna alle parallele. Disfatta degli Stati Uniti al corpo libero, con un incredibile 11.700 di Jordan Chiles che cancella ogni speranza di medaglia d’oro alla sua squadra. Splendide invece le prove delle russe che volano verso il meritatissimo oro.

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