Olimpiadi Tokyo 2020

Tokyo 2020, Discovery+ ed Eurosport lanciano campagna per sostenere team rifugiati

Tokyo 2020

Discovery+ ed Eurosport lanciano una campagna per sostenere la squadra olimpica dei Rifugiati del Cio. Le due piattaforme streaming hanno lanciato giovedì 22 luglio la campagna che invita l’intero continente a supportare il team Rifugiati a Tokyo 2020, creando un “pubblico di tifosi in casa”. Per farlo sarà sufficiente scrivere dei messaggi sui social media utilizzando l’hastag #refugeeolympicteam, oltre agli adesivi Instagram e le lenti AR di Snapchat dedicati. Tutti i messaggi verranno condivisi e mostrati su discovery+ e sugli account on-air, streaming e social di Eurosport, oltre che su quelli dei partner. Occasione unica quella offerta dalla piattaforma Ott del gruppo Discovery, l’unica dove gli spettatori potranno seguire tutti gli eventi dei Giochi con oltre 3000 ore di live action.

L’unione fa la forza: tutti i messaggi accompagneranno la squadra in questo viaggio incredibile, atleti le cui storie di forza e coraggio ispirano il mondo e rappresentano oltre 80 milioni tra sfollati e rifugiati costretti a migrazioni forzate da ogni parte del mondo – si legge in una nota -. Il CIO Refugee Olympic Team Tokyo 2020 comprende 29 atleti provenienti da 11 paesi. La squadra è stata creata dal CIO e dal suo Presidente, Thomas Bach, in vista dei Giochi Olimpici di Rio 2016 e la sua missione è quella di appoggiarli e sostenerli attraverso lo sport. Mostra anche come Olympic Solidarity, attraverso il suo Refugee Athlete Support Program, aiuti gli atleti rifugiati non soltanto ad allenarsi con l’obiettivo di qualificarsi per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, ma anche a perseguire la carriera sportiva e a costruirsi un futuro”.

Durante quello che è stato un periodo incredibilmente difficile per milioni di persone in tutto il mondo, i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono fonte d’ispirazione e speranza per le nostre comunità. Il CIO Refugee Olympic Team rappresenta esattamente lo spirito dei Giochi e il CIO merita un grande riconoscimento per aver supportato questi atleti nella realizzazione di un grande sogno. La campagna di discovery+ e di Eurosport desidera unire i fan di tutto il mondo per celebrare la Squadra Olimpica dei Rifugiati del CIO, supportando sia la causa stessa sia gli atleti”, ha dichiarato Sophie Long, VP Marketing, Discovery Sports.

Attraverso la nostra partnership con il CIO, abbiamo il privilegio di sostenere la squadra, composta da atleti straordinari che sono riusciti a far prevalere il sentimento di speranza e coraggio rispetto alle difficoltà incontrate, raggiungendo così il più grande palcoscenico sportivo del mondo. Lo sport ha una capacità incredibile nell’unire le persone, celebrare le conquiste umane e siamo orgogliosi di raccontare queste storie che amplificano il potere dello sport” ha aggiunto Long.

La campagna multipiattaforma è iniziata con un film potente, che porta al grande pubblico i messaggi di talenti e personalità, e include tanti contenuti che celebrano i valori del Refugee Olympic Team. È stata creata insieme all’agenzia di marketing R/GA. Inoltre, la serie Trailblazers di Eurosport avrà un episodio dedicato che racconterà la storia della rifugiata siriana e più giovane Goodwill Ambassador dell’UNHCR, Yusra Mardini, dalla sua fuga in Grecia alla competizione di Rio 2016. Raw, una serie di podcast che porta alla luce i problemi che si riscontrano sia nello sport sia nella società odierna, dedicherà un’intera puntata al Refugee Olympic Team con protagonisti il pugile Farid Walizadeh e Asif Sultani, che si sfideranno a karate“, si legge ancora nella nota.

discovery+ ed Eurosport hanno già lavorato in collaborazione con il CIO e l’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, per far conoscere il Team Olimpico dei Rifugiati del CIO Tokyo 2020 attraverso “In Conversation”: l’esclusiva serie di interviste che racconta le storie ispiratrici degli atleti facendoli incontrare con grandi nomi del cinema, dello spettacolo e dello sport. Le conversazioni cercano di raccontare le loro storie ad un pubblico sempre più ampio e fornire nuove prospettive sulle loro vite e sullo sport come un mezzo per aiutare i rifugiati e gli sfollati di tutto il mondo a ricostruire le loro vite e ad immaginare il futuro” conclude il comunicato.

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