“Sto vivendo questa situazione con preoccupazione ma con la speranza che si risolva tutto al più presto. E’ giusto che il Cio rifletta sul rinvio, io spero che si arrivi in fretta a una conclusione perché c’è di mezzo la nostra salute. Qualunque sia la decisione, noi ci faremo trovare pronti“. Questo lo stato d’animo dell’olimpionica del tiro a volo Diana Bacosi, “sicuramente preoccupata” per l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19. “Sono rinchiusa in casa dal 7 marzo e cerco di non uscire, se non per fare un po’ di spesa, ma negli ultimi giorni me la sono fatta consegnare a casa – racconta la Bacosi all’Italpress – Sono ferma con la speranza di riprendere al più presto la vita normale. Ho dovuto interrompere la preparazione e sono ripartita con il classico lavoro invernale: quindi simulazioni a casa e parte atletica. Voglio farmi trovare pronta per qualsiasi decisione, ma oggi penso che rinviare i Giochi sia la cosa più giusta perché la salute va tutelata al cento per cento“.
Il Cio ha annunciato che prenderà una decisione sul possibile rinvio entro quattro settimane. “La situazione è difficile – osserva Diana Bacosi – Bisogna valutare come cambiano le cose nei prossimi mesi. Oggi andare a rischiare di portare il virus nel villaggio olimpico di Tokyo, dove ci saranno migliaia di atleti, mi sembra un azzardo, come giocare alla roulette russa“. In questa situazione complicata la campionessa azzurra prova però a vedere un lato positivo: “Questa esperienza ci sta facendo riflettere – sottolinea l’olimpionica – questo virus ci sta facendo riscoprire dei valori che avevamo perso. Al di là di ciò che verrà deciso per le Olimpiadi, guardiamo il bicchiere mezzo pieno: la vita va avanti e ci sono anche gli affetti, la famiglia e la salute“.
