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“E’ stata tosta ma è stato bellissimo“. Lo ha detto l’azzurra Bebe Vio, oro individuale e argento a squadre nel fioretto alle Paralimpiadi di Tokyo, dall’Aula di Palazzo Madama, nel corso dell’evento “Omaggio allo sport tricolore”, dedicato alle vittorie dei campioni italiani che hanno brillato nelle Paralimpiadi e Olimpiadi. “Non ho voluto parlarne prima perché non volevo trovare scuse. E’ stato tutto merito della squadra che avevamo dietro, il mio fisioterapista, il mio preparatore atletico. Queste medaglie non sono mie ma di chi ha lavorato con me“, ha aggiunto l’atleta paralimpica azzurra in merito ai problemi avuti prima dei Giochi. “Il nostro scopo è portare più persone possibili fuori da casa e far capire quanto lo sport può cambiarti la vita“, ha concluso Bebe Vio.
Sulla stessa lunghezza d’onda un’emozionatissima Ambra Sabatini, oro nei 100 metri piani T63: “Sono andata a Tokyo con la speranza di vincere una medaglia d’oro per l’Italia e per tutte le persone che avevano bisogno di sentirsi dire che si poteva fare. E sono contenta di avercela fatta – ha ammesso, prima di aggiungere – E’ un’emozione essere qui e raccontare di quel giorno che porto nel cuore“.
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