Olimpiadi Tokyo 2020

Russia, entro fine anno la decisione del Tas sulla squalifica per doping di Stato

Provette per un test antidoping
Entro fine anno la Russia conoscerà il proprio destino. Infatti, giovedì 5 novembre si è conclusa al Tas l’udienza che riguarda la decisione della Wada, l’agenzia antidoping mondiale che nel dicembre 2019 aveva condannato la Russia ad una squalifica di 4 anni per doping di Stato e per l’alterazione dei dati del laboratorio di Mosca consegnati undici mesi prima (una delle condizioni imposte per revocare la sospensione della Rusada). Si tratta di un momento delicato: qualora la squalifica venisse confermata, gli atleti russi non potrebbero partecipare né alle Olimpiadi di Tokyo 2020, rinviate al 2021 causa Covid-19, nè a quelle invernali di Pechino 2022.

Rimarrebbe la possibilità per gli atleti russi di partecipare ai Giochi sotto bandiera neutrale (come già avvenuto in altre competizioni) nel caso in cui dimostrino di non essere coinvolti nel doping di Stato e non aver beneficiato di alcuna azione fraudolenta. L’udienza presso il Tribunale arbitrale di Losanna si è svolta tra lunedì scorso e giovedì 5 novembre, con diverse testimonianze in video conferenza. Al momento il Tas non ha comunicato una data, ma si è limitato a far sapere che entro fine anno comunicherà la decisione definitiva: “Una volta che sarà nota la data esatta, il Tas pubblicherà una breve nota per avvertire quando e come la decisione sarà annunciata“.

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