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Si è messa in moto da tempo la macchina organizzativa dell’Olimpiade Invernale di Pechino 2022. Gli organizzatori hanno ammesso di essere “fortemente sotto pressione” a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia. Sono giorni di prove e nelle prossime settimane sono in programma i ‘test event’ per provare i vari impianti dove poi si svolgeranno le gare dei Giochi. Nel briefing di oggi Yao Hui, responsabile del settore ‘venues’, ha ribadito che tutti coloro che faranno parte della ‘famiglia olimpica’, atleti e giornalisti compresi, che non sono ancora vaccinati o che non avranno completato la vaccinazione, dovranno obbligatoriamente osservare una quarantena di 21 giorni dopo il loro ingresso in Cina. Non sono previste esenzioni di alcun tipo.
“Ci aspettiamo l’arrivo di almeno duemila persone tra atleti, tecnici, dirigenti vari e media – ha detto Yao Hui -, e per questo siamo fin da ora sotto pressione”. Ci saranno, come già era stato anticipato, degli spettatori ma solo ed esclusivamente di nazionalità cinese. La ‘bolla’ in cui tutti coloro che a vario titolo faranno parte di Pechino 2002 sarà più rigida di quella dell’Olimpiade estiva di Tokyo 2020. E ancora: “Dal momento in cui una persona arriva in Cina e fino al momento in cui se ne andrà – ha detto Huang Chun, capo del dipartimento ‘prevenzione dell’epidemia e dei controlli – dovrà sempre essere ‘in bolla’, il che vuol dire che ci si potrà spostare solo ed esclusivamente per motivi legati alle rispettive attività, come gareggiare o allenarsi, oppure ‘coprire’ le competizioni per lavoro. Nessuna altra attività sarà permessa“. Lo stesso varrà adesso per i ‘test event’, ai quali prenderanno parte atleti per la maggior parte provenienti dall’Asia, ma anche da Europa, come gli olandesi del pattinaggio su ghiaccio, e Nord America.
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