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Va in archivio anche la seconda giornata del Settecolli 2018, giunto alla sua cinquantasettesima edizione. Al Foro Italico, Federica Pellegrini, accolta da un bellissimo boato del pubblico romano, scende sotto il muro dei 54” per la prima volta nel 2018 e tocca a 53.99, chiudendo al quinto posto di una finale dei 100 stile dall’altissimo livello. La danese Blume si conferma dopo la finale dei 50 ed è imprendibile per tutte, anche per Sjoestroem e Kromowidjojo (qui le parole della Divina, con una importante apertura ai 200 in futuro). C’era attesa inoltre per l’esordio dell’altro campione olimpico, Gregorio Paltrinieri: negli 800 gara in controllo per Greg con un’accelerazione dai 500 metri che non ha lasciato scampo al suo primo inseguitore Costa, chiudendo con il crono di 7:46.33. Sul podio anche un ottimo Domenico Acerenza. Sulla stessa distanza, pronostici ampiamente rispettati da Simona Quadarella: 8:20.99 il suo tempo, oltre undici secondi di vantaggio sulla Kapas. Completa il podio poi l’azzurra Diletta Carli.
A meritare un posto in copertina nella serata romana è però anche una strepitosa Ilaria Cusinato. Record del Settecolli nei 400 misti con 4:34.65, sfiorando il primato italiano della Filippi fatto registrare dieci anni fa e con l’ottavo crono europeo di tutti i tempi. Comprensibilmente emozionata la giovanissima azzurra, classe 1999, con un biglietto da visita clamoroso per i prossimi appuntamenti. Splendido anche Alessandro Miressi: l’azzurro (qui le sue dichiarazioni) mette la mano davanti a tutti nei 100 stile con 48.25: cade il record al Foro Italico di Magnini, come nel caso di quello della Filippi risalente al 2008. Solo sesto Luca Dotto, 49.16.
Nella prima finale in programma, quella dei 100 delfino, alle spalle dell’imprendibile Sjoestroem, può comunque sorridere Elena Di Liddo con un nuovo personale (57.38). Terza invece la primatista nazionale Ilaria Bianchi, che ferma il cronometro a 57.84. Male invece Giacomo Carini nei 200 delfino, con oltre 3 secondi di ritardo sul vincitore Melo. Il migliore degli azzurri è Filippo Berlincioni, ai piedi del podio con il tempo di 1:57.36.
Le belle notizie arrivano poi da Margherita Panziera che scalda il pubblico di Roma migliorando il suo personale nei 100 dorso: 59.80 il suo tempo, che non basta comunque per battere la danese Nielsen. Quarta invece Zofkova, mentre è solo settima la Scalia. Terzo gradino del podio per Milli sulla stessa distanza nella gara maschile, staccati Sabbioni e Ciccarese rispettivamente al quinto e settimo posto. Podio in volata per Federico Turrini, nei 400 misti vinti da Verraszto, strappato all’ultima bracciata a Litchfield. Terzo posto anche per Martina Carraro nei 50 stile, alle spalle di Clarke e della solita Efimova. Solito show anche per Peaty nei 50 rana: secondo tempo di sempre, migliorato il suo record della manifestazione dello scorso anno con uno strepitoso 26.41. Può sorridere anche Fabio Scozzoli con il terzo posto (27.24) con soli due centesimi di vantaggio su Kamminga.