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Nuoto, Barelli: “Pellegrini eccezionale”. Giunta: “Fede non si accontenta mai”

Federica Pellegrini - Foto Sportface
Io c’ero già ad Atene nel 2004 quando a 16 anni conquistò l’argento nei suoi 200 stile libero. È incredibile che sia ancora sulla breccia a distanza di 17 anni. Fare 5 Olimpiadi di fila è un risultato storico, che ha dell’incredibile soprattutto nel nuoto dove la carriera è solitamente più breve“. Queste le parole con cui Paolo Barelli, presidente della Federnuoto, ha descritto all’Adnkronos l’ennesima impresa computa da Federica Pellegrini, che agli Assoluti di Riccione 2021 ha staccato il pass per la quinta Olimpiade. “Federica per noi era già qualificata. Lei ha voluto comunque nuotare sotto il tempo limite e questo le fa onore” sottolinea il numero uno della Federnuoto, “ora tutto quello che verrà a Tokyo ben venga, non mettiamo limiti ad una atleta eccezionale come lei“.

Anche Matteo Giunta, allenatore della Divina, ha parlato di quanto successo ai microfoni di Sky Sport. Deve godersi in santa pace, e finalmente, la qualificazione che si è conquistata sul campo per la sua quinta Olimpiade. E, credetemi, è già qualcosa di grandioso ed emozionante” sottolinea il 39enne pesarese, diventato coach della nuotatrice veneta nel 2016.

La parola chiave è proprio serenità. Dobbiamo fare le cose come siamo sempre riusciti a fare fino ad ora, con tranquillità […]” ha aggiunto Giunta, “È ovvio che l’età anagrafica dice un anno in più e quindi le difficoltà sono ancora maggiori ma questo non l’ha mai fermata, gli anni che avanzano non l’hanno mai spaventata. Federica ci ha abituato a cose incredibili, pensate solo a cosa è riuscita a fare nel 2019 (l’oro ai Mondiali di Gwangju 2019 con crono di 1’54”22, ndr). Stiamo però parlando del passato, nel nuoto ogni volta si riparte da zero e quindi adesso si volta pagina. Vediamo…“.

Giunta ha poi ricordato le difficoltà di far slittare di un anno il ritiro, quando ormai Pellegrini già si vedeva a fare altro: “Lei è una donna che pensava dopo il 2020 di appendere il costume al chiodo, di concentrarsi sulla sua vita privata, di fare altro e voltare pagina. Questo spostamento di un anno comunque è stato qualcosa di difficile, molto ma molto faticoso“. “Una delle sue forze è proprio che non si accontenta mai” ha evidenziato il coach, “lei quando dice: voglio andare alle Olimpiadi non è solo per partecipare, avere solamente l’accredito per gareggiare non è nella sua mentalità, non ne vale la pena. Poi possono accadere tante cose da qui a luglio […]”.

Oramai non è più una novità che il 200 stile libero sia diventata negli ultimi anni una gara che ha raggiunto dei livelli incredibili, sia per il numero di punte di diamante sia come livello medio in generale” ha proseguito Giunta, “è una gara dove sarà già difficile entrare in finale alle Olimpiadi, sarà già un successo essere tra le migliori 8 del mondo. Federica in questi giorni deve rilassarsi, recuperare, cercare di godersi questa qualificazione“.

La prossima settimana riprendiamo il lavoro tra Verona e i collegiali in altura […]” ha aggiunto il coach della Divina, che conferma i dubbi circa la partecipazione agli Europei di Budapest: “Il punto interrogativo di dover entrare nella “bolla” prevista dalla LEN, dobbiamo capire quanti giorni prima si dovrà arrivare in Ungheria, se l’isolamento comporterà perdere giorni di allenamento intenso, se andremo solo per le staffette o anche per la gara individuale. Step by step, insomma“.

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