Nuoto

Federica Pellegrini: “Mi identifico con Federer, lottiamo entrambi con i giovanissimi”

Federica Pellegrini - Foto Antonio Fraioli

Federica Pellegrini ha rilasciato un’intervista a “Il Messaggero” e ha parlato di questa stagione passata ma anche di quello che verrà in futuro. La nuotatrice azzurra quest’anno ha conquistato il titolo mondiale a Budapest nei 200 metri stile libero e si rivede un po’ in un altro sportivo che è in grado di mantenersi ad alti livelli nonostante i giovani provino ad insidiarlo: Roger Federer.

“L’uomo dell’anno per me è Federer, alla sua età ha giocato con una classe, un talento come mai forse s’era visto: mi ci identifico per quel combattere con questi giovanissimi. A una certa età bisogna far valere la tattica, la testa, studiare ogni piccolo dettaglio per fare la gara perfetta. Contro il ragazzino, il talento lo avete tutti e due: ma devi puntare sull’esperienza” dice la Pellegrini riferendosi al tennista e al modo nuovo di affrontare avversari man mano che gli anni passano.

Una intelligenza particolare che li accomuna secondo quanto racconta la nuotatrice che ora ha come obiettivo quello di ridurre la distanza nelle sue gare perché “Ad una certa età il recupero è più difficile, la fatica si fa sentire di più“. Gli anni sono passati dalle prime gare della Pellegrini e cosa consiglierebbe la campionessa alla giovane Federica? “Di essere serena dentro di sé, sempre. Sono sempre stata nell’occhio del ciclone, tutto fa più male ancora quando finisci nelle prime pagine; ma io sono camaleontica, non tutto di me è stato capito e raccontato; magari ci si vede solo sotto gara, quando devo essere sicura, determinata e poco si vede del’altra parte, quella che sono, una ragazza normale”.

Il segreto di tutta la brillante carriera? “Non ho nuotato per essere la più forte; nuoto perché mi diverto, mi piace il sacrificio, allenarmi; e non mi piace perdere”. Importanti i risultati raggiunti dagli azzurri in questo 2017 appena conclusosi: Mi piace questa Italia, non c’è una punta sola, ma almeno tre, e abbiamo visto agli Europei in vasca corta che ci sono tanti giovani”.

E il futuro? “Dopo Tokyo 2020, vedremo. Mi prendo il 2021 come anno di prove, il 2022 come inizio delle realizzazioni”.

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