LIVE

LIVE – Bologna, Mihajlovic in conferenza stampa: con lui i medici del Sant’Orsola (DIRETTA)

Sinisa Mihajlovic torna a parlare pubblicamente e lo fa con una conferenza stampa in programma venerdì 29 novembre alle ore 11.00 in compagnia dei medici dell’Ospedale Sant’Orsola per fare il punto sul suo percorso di cure. Il calcio è in ansia e aspetta di ascoltare le dichiarazioni dell’allenatore del Bologna e Sportface.it vi offrirà una diretta testuale per seguire in tempo reale la conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic.

AGGIORNA LA DIRETTA


TERMINA LA CONFERENZA STAMPA

12.22 – “Il donatore ci terrei a conoscerlo sicuramente perché fa una cosa molto bella. Però purtroppo non si può fare come cosa. Farò una lettera per ringraziarlo”

12.19 – “Dovresti chiedere alle infermiere come ho vissuto le partite la domenica. A volte non venivano in stanza perché sentivano che erano incazzato. La domenica speravo sempre di vedere una squadra che giocava il calcio che mi piace però senza un allenatore che ti sta sempre addosso è difficile”

12.18 – “Mi ero promesso di incazzarmi meno, ma non ci riesco è più forte di me. Ho più pazienza di prima però non ce la faccio non arrabbiarmi”

12.14 – “E’ stato un periodo inusuale e difficile come allenatore. Però con le chiamate potevo comunicare, o intervenire durante gli allenamenti. Però non ero là e questo per me fa la differenza

12.11 – “Posso stare nel centro sportivo. Però non posso allenare al momento in campo perché non posso stare allo stadio. Però non si sa mai magari già con il Milan o con l’Atalanta faccio in tempo a tornare ad allenare”

12.09 – “Ibrahimovic è in stand-by. Se dovesse venire è per la grande amicizia che ci lega però capisco che siano tanti fattori in gioco quindi vedremo”

12.05 – “A Verona sembravo un morto che cammina. Però anche tornare ad allenare per me è stata una cosa che mi ha dato la forza di andare avanti e i piccoli obiettivi giornalieri ti aiutano. Quando esci sei contentissimo e anche quando torni in ospedale sei carico perché vuoi vincere una seconda sfida”

12.02 – “Prima della malattia ero uno che divideva la gente che mi amava o mi odiava. Invece adesso ho riunito la gente e sono stato applaudito anche su campi dove ero un grande rivale e ricevevo fischi. E’ bello che sia stato riconosciuto il mio valore guardando l’uomo e andando oltre le squadre”

12.00 – “I giocatori anche senza parlare con me sanno se sono contento o no. Contro il Parma ho chiesto una reazione che però non c’è stata. L’atteggiamento non mi è piaciuto e non ho visto nulla della mia squadra”

11.58 – “Non mollo niente, vado avanti con le mie forze. Naturalmente con cautela ma cercherò di esserci sempre perché mi sento vivo. Dovrò ragionare con la testa e meno col cuore come in passato però sono sicuro che riuscirò a rimettere cose a posto”

11.56 – “Speravo in campo di vedere un po’ del sacrificio che ho fatto. Però non è sempre stato così e io ve lo dico che sono incazzato nero per il gioco e l’atteggiamento della squadra. Da adesso in poi bisogna dare il 200% e da ora bisogna riprendere la normalità e tornare a fare punti”

11.54 – “Adesso però vorrei parlare di Mihajlovic allenatore del Bologna e non di Mihajlovic malato di leucemia. Sapevo che avrei condizionato squadra e classifica con questa situazione. Però questa non voglio sia una scusa e la squadra sa quanto gli voglio bene. Io mi sarei aspettato di più da loro e ho sempre cercato di essere presente con telefonate, Skype e andando alle partite”

11.53 – “Ho migliorato la mia pazienza perché se non ne hai non esci fuori. Adesso mi godo ogni attimo della giornata e vedo tutto con un occhio diverso adesso. So che sembra una cosa da niente, ma prendere boccate d’aria diventa una cosa bellissima”

11.50 – “Passare quattro mesi una stanzetta senza poter prendere una boccata d’aria è difficile. Io stesso ho paura ed è normale, adesso devo riprendere gradualmente. I primi due giorni in campo stavo bene, ieri invece ho preso il giorno libero perché ero stanco. Prendo diciannove pastiglie al giorno dalle 8 di mattina a mezzanotte. 

11.48 – “A tutti i malati di leucemia o altre malattie gravi. Voglio dire che non c’è da vergognarsi ad aver paura e ad essere disperati. Quello che non andrebbe fatto però è perdere la voglia di vivere. E’ una malattia bastarda e ci vuole molta pazienza quindi non devono pensare a quando usciranno. Gli obiettivi devono essere giornalieri, settimanale e bisogna pensare a superare quelli uno dopo l’altro”

11.44 – Ringrazio mia moglie e i miei figli che son stati vicini a me. Mia moglie è sempre stata sempre accanto a me, lei mi è stata sempre accanto a me ogni giorno e mi ha confermato che è l’unica persona che ha più palle di me e la amo. I miei figli invece sono la mia vita e loro erano disposti alla donazione del midollo dimostrando amore verso di me e questo non è scontato perché per un ragazzo di 19 anni è difficile mettersi a totale disposizione per salvare la vita a loro padre”

11.42 – “Mi sono sentito seguito e protetto dal mondo del calcio. Ho apprezzato le lettere ricevuti, i messaggi, gli striscioni che hanno fatto i tifosi di tutte le squadre e soprattutto quelli del Bologna. Ringrazio la dirigenza, lo staff, i giocatori e tutto l’ambiente di Bologna”

11.41 – Termina adesso l’intervento dei medici

11.38 – “Il donatore è anonimo e questo status resterà immutato”

11.32 – “Il decorso post trapianto di Sinisa è stato soddisfacente però occorre cautela. Perché in questi 100 giorni Sinisa deve costruire un nuovo sistema immunitario e ora siamo a trenta. Anche dopo i cento giorni non possiamo essere al sicuro. Tanti fattori determineranno il ritorno ad una vita normale di Sinisa che avverrà gradualmente. In futuro più prossimo ci sarà una limitazione alla sua presenza in occasioni dove sono presenti molte persone”

11.29 – Prende la parola la dottoressa

11.27 – “Siamo in una fase precoce e il cerchio non è chiuso perché potrebbero esserci complicazioni”

11.23 – “Dopo il primo ciclo abbiamo avuto un risultato molto positivo dato che Sinisa è andato subito in remissione. Nel secondo ciclo con gli stessi farmaci abbiamo impiegato meno giorni. In contemporanea con la diagnosi siamo andati alla ricerca del miglior donatore partendo dall’ambito familiare fino ad arrivare nei registri. Per una serie di motivazione tecniche abbiamo preso un donatore da registro”

11.20 – “Da subito abbiamo tracciato la strada maestra in un ambito complesso. Sapevamo che le complicanze erano dietro l’angolo e il caso clinico era complesso. L’approccio è stato classico fatto da farmaci chemioterapici e questi sono i cicli che hanno scandito le uniche segnalazioni che abbiamo fatto alla stampa. Il primo ciclo è durato più di trenta giorni mentre il secondo un po’ più breve”

11.17 – “Questo evento si realizza perché più eventi genetici trasformano il dna del paziente. Questo percorso ci dà delle conoscenze relative alla biologia della malattia. Oggi abbiamo a disposizione dei farmaci che ci permettono di fare terapie mirate per spegnere l’interruttore della malattia”

11.15 – “Torniamo indietro a quattro mesi fa. Ci sono stati dei segnali iniziali non motivati per quella malattia che hanno portato Sinisa a fare una visita ematologica. La diagnosi che ha ricevuto è quella di una leucemia acuta mieloide. Questo vuol dire che un particolare tipo dei globuli bianchi vanno incontro ad un processo d’arresto della loro maturazione e proliferano senza controllo. Il midollo osseo perde dunque la capacità di produrre globuli bianchi, rossi e piastrine”

11.11 – Prende la parola il professore: “E’ la prima volta che parlo con la stampa e lo faccio dietro richiesta di Sinisa. Mi scuso con le persone alle quali mi sono negato evitando di rilasciare dichiarazioni. C’è stata una complessità sulla diagnosi e sul percorso terapeutico, noi abbiamo provato a mettere a disposizione il nostro meglio e oggi io vi parlo a nome di tutti i medici”

11.08 – “Senza questa gente non avrei fatto quello che ho fatto in questi quattro mesi. Li ringrazierò tutta la vita per l’affetto e il calore che mi hanno fatto sentire”

11.05 – “Grazie per essere venuti e questo per me è importante. L’ultima volta che ho fatto una conferenza è stato il 13 luglio. In questi mesi ho conosciuto medici ed infermiere straordinarie che mi hanno curato e supportato. Io ho un carattere difficile, ma loro sono stati meravigliosi con me. Nessuno meglio di loro sa quanto sia difficile affrontare una situazione del genere. Li ringrazio di cuore e ho subito capito di essere nelle mani giuste quando li ho conosciuti”

11.03 – Entrano i giocatori del Bologna in sala conferenza. Sinisa ironicamente commenta: “Ma non dovevano allenarsi… Pur non allenarsi vengono qui”

11.00 – Inizia la conferenza

10.55 – Gentili lettori di Sportface, benvenuti alla diretta della conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic che inizierà alle ore 11.00

SportFace