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LIVE – Atalanta-Inter, Spalletti in conferenza stampa (DIRETTA)

Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli

Dopo il pareggio in Champions League contro il Barcellona, l’Inter di Luciano Spalletti si rituffa in campionato e va a caccia della vittoria per continuare la striscia positiva di risultati. Alla vigilia del match delle 12:30 di domenica ci sarà la conferenza stampa dell’allenatore nerazzurra che presenterà questa trasferta insidiosa per Icardi e compagni.

Potrete seguire le dichiarazioni di Luciano Spalletti su Sportface.it che vi offrirà una diretta testuale a partire dall’inizio dell’evento fissato alle 12:00 di sabato 10 novembre.

AGGIORNA LA DIRETTA


12.46 – Termina qui la conferenza stampa di Luciano Spalletti

12.42 – “L’importanza di Asamoah e Nainggolan e la crescita di Dalbert? Quando si vanno a fare dei nomi individuali così si rischia di perdere di vista il lavoro, ad esempio, di un Vecino o di un Gagliardini. Dalbert ha fatto bene e meriterebbe di più però c’è Asamoah che ha fatto benissimo e ha lo stesso ruolo. Tutti abbiamo imparato che necessitiamo di un gruppo di giocatori che siano forti. Se Lautaro e Icardi giocassero insieme costantemente probabilmente ci vorrebbero due Lautaro e Icardi per il livello della squadra. Siamo dentro quella che è una situazione pensata, una situazione organizzata che è quella corretta per arrivare fino in fondo poi ci sono momenti dove un giocatore riesce a essere più in condizione e momenti in cui bisogna rifiatare. Quelli a cui va fatto un plauso particolare sono quelli che ho escluso dalla Champions: Gagliardini, Joao Mario e Dalbert. A loro va dato il merito di essere professionisti con la P maiuscola. È diverso essere dentro in un contesto generale e un altro fatto è quello di trovarsi da soli in palestra mentre i tuoi compagni sono in Champions. Lì viene fuori l’autostima e la qualità della persona, di non concedere un centimetro alla situazione che vivi. Loro tre sono una cosa particolare per me, gli altri hanno fatto tutti quello che debbono fare e ci hanno messo qualcosa in più”

12.40 – “Perisic? Si trova dentro tutti quei numeri che hanno fatto la classifica dell’Inter in questo momento. Purtroppo noi andiamo a vedere sempre quello che fa gol e quello che fa l’assist come aver fatto la cosa fondamentale. Però non ci sarebbero quei giocatori se poi non ci fossero altri comportamenti e altri numeri dove, ad esempio, Skriniar diventa fondamentale o Handanovic. Noi di Perisic siamo contentissimi perché lui riesce con le sue galoppate e con le sue vampate a portare un contributo per le segnature degli altri. È dentro la qualità della squadra, è uno di quelli che ha fatto molto bene per avere questa classifica”

12.37 – “L’intesa su San Siro e la possibilità di giocare in un nuovo stadio? Io sono, prima di tutto, contento che sia stato trovato questo accordo che ci sia questa collaborazione fra le due società. Perché sono due società importanti e messe insieme possono sicuramente dare un risultato ancora più di qualità che farebbero individualmente. Poi a me San Siro piace già come è adesso, tutti quelli che sono venuti e che conosco, dopo essere diventato allenatore dell’Inter, hanno detto parole cariche di entusiasmo per quanto riguarda la qualità dello stadio. Ma anche tutti quei livelli che circondano, i livelli di qualità che ci vogliono per far affluire, per far andar via, far stare le persone in un contesto corretto. Ci sono tutti gli ingredienti e le qualità. Io credo che ci può esser sempre la possibilità di migliorare, se due colossi come Milan e Inter si mettono d’accordo sicuramente riusciranno a fare qualcosa di grande. Bisogna far sentire le persone dentro il salotto di casa loro, sono convinto che si metterà una grande qualità e un’innovazione tecnologica che permetterà a tutti di essere ancor più in campo”

12.34 – “Per crescere ci deve essere maturità da parte dei calciatori, questa è l’occasione per vedere che livello di maturità abbiamo raggiunto. Una buona striscia è stata fatta anche l’anno scorso e nei campionati precedenti, però poi bisogna rimanere costanti e bisogna autostimolarsi per fare sempre meglio. I contratti ti fanno essere dell’Inter ma sono i risultati e le vittorie che ti fanno entrare nella storia dell’Inter. Quelli che sono stati i risultati che ha fatto Mourinho con l’Inter deve essere da stimolo per noi, il fatto di poter entrare a vivere un sentimento di quel genere lì. Per cui ci vogliono cadenze, risultati continuati, atteggiamento di quelli che s’inizia oggi ma non si sa dove si va a finire perché deve essere un movimento continuo, quello di andare a migliorare e dare sempre più soddisfazioni a quello che si merita il popolo interista”

12.30 – “La Juventus è la più forte di tutti e probabilmente vincerà il campionato però ci sono squadre e ci sono difficoltà durante lo scorrimento di un campionato come quello italiano, che possono minare queste certezze e queste qualità. Per cui tutte le altre squadre dovranno essere impeccabili e dovranno veramente cercare di fare l’impossibile. A volte si è verificato l’impossibile e spesso ci hanno messo mano le persone, quella che è la convinzione di poter cambiare un momento, un percorso in base a questa forza che si ha, questo carattere e al fatto di crederci e non mollare mai e di riuscire ad avanzare sempre di più, riuscire a guadagnare sempre qualcosa. Non te la do vinta nemmeno quando poi ha fischiato l’arbitro dopo il 95°”

12.28 – “Brozovic è sulla giusta strada, ha il piede con la bussola direzionante. Lui va a sapere dove va portato il discorso e dove va portata la palla. È uno che nello scorrimento della partita prende continuamente notizie e va poi a usarle in maniera corretta. È diventato un giocatore importante per noi: ritengo che ce ne vogliano tanti di giocatori importanti in una squadra, quasi tutti per arrivare in cima alla classifica del campionato italiano”

12.25 – “La striscia di vittorie? È quello che dovevamo fare dopo la partenza. Il nostro deve essere un campionato di questo livello. Se per un periodo decidi di prendertela comoda è chiaro che in un altro periodo devi andare a galoppare più forte. Mi aspettavo questa reazione, non c’è nessuna novità per me. Questi buoni risultati riempono il serbatoio di convinzione e di buone cose, da stare però attenti a non andare poi a stimolare quello della presunzione perché sono molto vicine le due cose. I buoni risultati non ti danno il diritto di sottovalutare gli avversari”

12.20 – “Il gesto di Mourinho? Mi sembra che Mourinho stesso abbia detto nel post conferenza che a freddo non lo rifarebbe. Secondo me questo ci trova tutti d’accordo. Però poi ci sono pressioni emotive, soprattutto in determinate partite che vanno poi a sommarsi e il rischio di cadere in qualche piccola reazione c’è. Perché io faccio quel lavoro lì e lo so bene. Penso che comunque fino a che si resta su fatti di questo livello, faccia parte tutto dello spettacolo. Se vai a stuzzicare un leone, il leone ruggisce. Questo è chiaro che può succedere”

12.17 – “Bergamo trasferta insidiosa? L’ultima partita prima della sosta è quella di domani, non quella contro il Barcellona. Farsi ritrovare nella condizione mentale di valutare la prossima partita un’estensione della Champions è fondamentale perché gli si portano davanti i numeri all’Atalanta. Soltanto il fatto che non sia tra le primissime in classifica come nome non la si considera. Ma loro ad inizio stagione non sono riusciti a capitalizzare la mole di gioco, non sono riusciti a fare gol per quello che è stato il gioco che la squadra ha prodotto. In funzione di gol fatti e gol subiti, palleggio della metà campo avversaria, tiri in porta, occasioni da gol: ne hanno in più di noi in tutte le voci. A Bergamo si esaltano e in quello stadio riescono a metterla sotto l’aspetto ‘io sono più forte di te’, ti vengono sul muso, testa a testa e stimolano la forza fisica e mentale che hanno. In tutto questo c’è di mezzo Gasperini, che fa del bene al mondo del calcio e che influisce a renderlo più bello e più moderno questo sport. Per cui gli si presenta quello che in realtà domani si trova davanti, non c’è da falsare niente. Tutto vero”

12.14 – Le prime parole di Spalletti, appena arrivato in sala stampa: “I giocatori più stanchi sono coloro che hanno giocato di più. Brozovic come minutaggio e come extra, ciò che mette come qualità di corsa e di metri, i numeri dicono che è quello che ha fatto più strada. Ma allo stesso tempo è quello che lega il gioco dalla linea di metà campo fino in cima alla Curva Nord e di conseguenza è quello che fa partecipare tutta la squadra alla manovra. Va valutato bene il suo recupero. Borja Valero ha fatto un pezzo di partita con una qualità veramente importante, come corsa e come presenza, però è stata ridotta nei minuti in base alle mie scelte per cui lui è ok. Nainggolan? Ha tentato di fare quello che ci ha abituato, si è messo a disposizione e ha fatto anche bene per quelle che erano le sue possibilità. È chiaro che è tornato un po’ indietro per quanto riguarda la sua condizione in funzione del problema che aveva. Penso che per lui sia difficile poter essere della partita però va apprezzato per quello che è stato il suo essere disponibile per la squadra”

12.09 – Ancora qualche minuto d’attesa per Spalletti, protagonista del consueto Q&A di Facebook

11.57 – Gentili lettori buona mattinata e benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Atalanta-Inter. Tra qualche minuto il tecnico nerazzurro entrerà in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti

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