Itf Antico Tiro a Volo

Trevisan e Chiesa, le stelle azzurre illuminano il Tiro a Volo

Martina Trevisan Qualificazioni Wimbledon 2018
Martina Trevisan - Foto Stefano Berlincioni

Martina Trevisan e Deborah Chiesa: il presente del tennis femminile italiano ha gli occhi grintosi e scintillanti di queste fantastiche ragazze. Toscana, classe 1993, Martina è finalmente tornata a sorridere dopo un periodo piuttosto complicato. Il 2017 è stato per lei l’anno della rinascita e di molte prime volte, come l’esordio a Barletta in Fed Cup con la maglia della nazionale e il debutto a Gstaad fra le grandi del circuito.

Tre anni più giovane, con la stessa voglia di vincere e continuare a crescere, Deborah Chiesa sta vivendo il 2018 come l’anno della sua consacrazione: prima l’emozione di Chieti, con il punto decisivo contro la Spagna ottenuto grazie alla vittoria su Lara Arruabarrena, poi la prima apparizione in un torneo dello Slam, con il secondo turno a Parigi sfumato davvero per un soffio.

La seconda parte di stagione è ormai entrata nel vivo ed entrambe hanno voglia di dimostrare di essere pronte a togliersi altre grandi soddisfazioni, a partire proprio dal Tiro a Volo.

“Mi sento bene”, dichiara Martina Trevisan, “sono molto felice di essere qui e ho tanta voglia di giocare. Sto vivendo un periodo particolarmente denso di match e di emozioni; Parigi è stata senza dubbio l’esperienza più bella, ma anche la settimana di Brescia (dove è arrivata in finale ndr) e i giorni di Roehampton hanno avuto un ruolo importante nella mia crescita. Era la seconda volta che giocavo le qualificazioni di Wimbledon, l’erba è una superficie particolare ma so di aver fatto del mio meglio”. Pensieri condivisi anche dalla Chiesa, alla sua prima apparizione sui verdi campi londinesi. “L’atmosfera a Londra è qualcosa di fantastico”, ammette la giocatrice trentina, “dai campi al dress code, anche se l’impatto con la superficie è sempre molto delicato. Spero di tornare nei prossimi anni e di adattarmi sempre meglio. Dal Roland Garros ho imparato tanto, sono stata triste e arrabbiata per la sconfitta con la Bencic, ma ho capito che l’importante è non sentirsi mai appagati”.

Strade e percorsi diversi, accomunate da un amore smisurato per la maglia azzurra. “La vittoria di Barletta in Fed Cup la ricorderò per sempre”, ricorda un’emozionata Trevisan. “Non giocai un ottimo match ma una vittoria così sofferta (12-10 al terzo set ai danni Ya-Hsuan Lee ndr) non può che dare una carica fantastica. Ho iniziato a credere in me, acquisendo molta fiducia”. Un pensiero anche sulle recenti vicende legate a Sara Errani: “Per tutte noi Sara è un punto di riferimento, la aspettiamo con la consapevolezza che tornerà più forte di prima. Ciascuna di noi ha le proprie responsabilità verso la maglia azzurra, siamo un gruppo unito”.

Oggi sono entrambe pronte ad esordire sui campi del Circolo Antico Tiro a Volo e nessuna ha voglia di porsi limiti. “Sto giocando bene e non ho voglia di mettermi troppa pressione”, conferma Deborah Chiesa. “Il livello del torneo è molto alto, dovrò dare il massimo lottando punto dopo punto e ragionando partita dopo partita”. A farle da coro anche la mancina di Firenze: “L’Antico Tiro a Volo è un posto meraviglioso, del quale ho ricordi indelebili e dove torno ogni volta con grande gioia. L’obiettivo è dare sempre il massimo in ogni match”. Il cielo romano è pronto a brillare.

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