Giochi Olimpici invernali Pyeongchang 2018

INTERVISTA – Martina Valcepina: “Pensavo di smettere, ora voglio una medaglia a PyeongChang”

Martina Valcepina - Foto Francesco Alessandro Armillotta

Martina Valcepina è pronta per una nuova sfida. La pattinatrice lombarda, dopo gli ottimi risultati ottenuti agli Europei di Dresda di short track 2018, punta alle Olimpiadi invernali di PyeongChang. “Non voglio sbilanciarmi sul mio obiettivo, però spero di fare il meglio possibile” , sono le sue parole ai microfoni di Sportface.it in vista dell’impegno a cinque cerchi dove arriverà come detentrice di due titoli europei e con qualche aspettativa personale: “Sicuramente non mi aspettavo l’oro nei 1500 agli Europei mentre nei 500 sapevo che potevo giocarmela. Mancano ancora alcuni giorni alle Olimpiadi e, dopo l’arrivo in Corea, ci alleneremo a Seoul per finalizzare gli ultimi dettagli prima delle gare”.

Importante arrivare all’appuntamento nella miglior forma fisica possibile per poter dare il massimo in ogni singola gara: “Sicuramente in Corea spero di far bene i 500 e arrivare alle Olimpiadi in forma come agli Europei e come alle Coppe del Mondo di qualifica di novembre e dicembre – spiega Martina in esclusiva a Sportface.it – Il nostro allenatore ha fatto un programma in modo da arrivare al meglio agli appuntamenti e per ora tutto è andato come programmato”.

Martina Valcepina, classe 1992, ha già conquistato una medaglia olimpica nella sua carriera, il bronzo nella staffetta dello short track insieme ad Arianna Fontana, Elena Viviani e Lucia Peretti a Sochi nel 2014: “È stata un’emozione indescrivibile, il sogno di ogni atleta è riuscire a salire sul podio alle Olimpiadi“. A PyeongChang prenderà parte alla sua terza Olimpiade dopo essere maturata molto negli ultimi anni: “Una medaglia sarebbe una cosa bellissima ma non voglio pensarci prima della gara”. 

Short track che avrà maggior risalto, secondo la pattinatrice, anche grazie alla figura di Arianna Fontana che è stata scelta come portabandiera dal Coni per questi XXIII Giochi olimpici invernali e con cui la Valcepina ha un ottimo rapporto: “Lei è la mia compagna di squadra da 10 anni, abbiamo partecipato insieme alle Olimpiadi di Vancouver e Sochi. Lei sarà la portabandiera, sono contenta che sia una atleta del mio sport a ricoprire questo ruolo. La nostra è una disciplina un po’ di nicchia, sarà sicuramente anche grazie a lei se magari se ne parlerà un po’ di più. Sicuramente merita questo ruolo perché è riuscita a conquistare 5 medaglie olimpiche in 3 diverse edizioni ed è sempre stata un’atleta di alto livello fin da quando era giovanissima”. 

Martina Valcepina arriva a questa sua terza Olimpiade con la voglia di godersi il momento al massimo, visto che questo non era stato possibile nella scorsa esperienza: “Voglio godermi queste Olimpiadi e provare a viverle in modo tranquillo, visto che le scorse sono state abbastanza impegnative a livello mentale perché ero incinta e l’ho scoperto al villaggio olimpico. Avevo tanti pensieri nel 2014, spero di avere la mente più libera a PyeongChang”.

La pattinatrice lombarda, ora, si divide tra il ruolo di atleta e quello di mamma, ma all’inizio c’era stata l’idea di ritirarsi dalle gare: Avevo pensato di smettere perché non pensavo fosse possibile fare entrambe le cose, ed infatti per due anni praticamente non ho fatto nulla. Poi ho provato, un po’ per scommessa, a vedere se riuscivo a tornare a pattinare. Mi sono sentita di nuovo attratta da questo sport che ho praticato per tanto tempo e ho deciso di provare ad allenarmi di nuovo seriamente”. Questa decisione è stata presa anche grazie alla disponibilità e all’aiuto delle persone care: “Sicuramente è stato difficile nei primi mesi. Adesso ho sempre qualcuno che mi aiuta, per fortuna, come i miei genitori che mi seguono a Courmayeur. Ci sono anche le mie sorelle che cercano di aiutarmi per farmi rendere al meglio sia sulla pista che nel ruolo di mamma. Mi aiutano con le bimbe e a volte le portano a vedere i miei allenamenti. Le mie figlie vanno, inoltre, anche all’asilo, sia a Bormio che a Courmayeur, quindi ho tante altre persone, come le maestre, che si occupano di loro quando ne ho bisogno”. 

Con un esempio come la mamma, le bambine hanno già voglia di mettere i pattini e scendere in pista: “Continuano a dirmi che vogliono pattinare” , confessa Martina. Il programma è quello di portarle quando torno da PyeongChang, visto che quest’anno non l’ho fatto perché mi sono concentrata sui miei allenamenti, mentre lo scorso anno erano ancora troppo piccole”.

E il tempo libero? “Passo molto tempo con le bambine quando non mi alleno. Se invece loro sono all’asilo mi piace leggere. Una volta leggevo romanzi, mentre ultimamente la maggior parte delle letture sono favole“. Nessun rituale particolare prima di una gara per Martina Valcepina: “Cerco di stare il più tranquilla possibile perché sono una persona che si agita abbastanza e controllo sempre che sia tutto a posto, come i capelli nella coda e le ginocchiere. Mi piace stare da sola e concentrarmi sulle gare“.

“Seguo diversi sport”, rivela inoltre la pattinatrice che alla domanda su un personaggio sportivo che apprezza non ha dubbi: “Mi piace Federica Pellegrini che nonostante alcune difficoltà riesce sempre a dire la sua e da anni riesce in un modo o nell’altro a vincere e andare forte. E anche Carolina Kostner, che conosco un po’ di più ed è una bravissima persona, molto gentile e mi chiede sempre notizie sulle bambine. Mi ha anche mandato i complimenti per le medaglie degli Europei. È una persona umile nonostante sia molto famosa“.

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