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ESCLUSIVA – Roland Garros 2022, Zeppieri: “Il bello deve ancora venire. Pubblico? Mi impedivano di servire…”

Giulio Zeppieri - Foto Giampiero Sposito
Giulio Zeppieri - Foto Giampiero Sposito

Giulio Zeppieri non smette di stupire. Nell’ultimo turno di qualificazioni per l’accesso al tabellone principale del Roland Garros, il mancino di Latina ha battuto il francese Sean Cuenin per 6-3 6-4 staccando il biglietto per il main draw alla prima partecipazione Slam in carriera. “Sono molto contento di quanto fatto, non era facile mantenere la concentrazione e ho dimostrato grande personalità – ha commentato il tennista classe 2001 in esclusiva ai microfoni di Sportface.it –. Sapevo di avere davanti una partita difficile perché il mio avversario gioca un grande tennis, sicuramente il servizio mi ha dato una mano nei momenti delicati”. Uno dei momenti più complessi delle qualificazioni è arrivato proprio sul finale dell’incontro con Cuenin, il quale ha avuto tre palle break per ribaltare il punteggio nel secondo parziale, sostenuto da un pubblico a senso unico. “Giocare contro tutto il pubblico non è facile – racconta ‘Zeppo’ –. In quei momenti ho soltanto pensato a fare il mio lavoro, a cominciare dalla prima di servizio”. Non è mancato un gesto di provocazione e sfogo a fine partita, volto a zittire i presenti: “Sul finale c’era un caos tale che quasi mi impediva di servire a causa delle urla e delle chiacchiere. Subito dopo aver vinto mi sono sentito libero di prendermi tutti i fischi possibili”. Un cammino senza macchie, che lo ha visto battere Andreas Seppi prima (interrompendone la striscia di 66 main draw Slam consecutivi) e Marius Copil poi, senza mai cedere la battuta in tutti e tre gli incontri.

Gestire la pressione prima e durante partite di questo calibro non è una sfida semplice. “Sicuramente c’è tanta tensione, in particolare prima di scendere in campo e magari anche quando devi servire per il set o per il match – racconta il numero 215 ATP –. Le ore che portano all’incontro sono le più complicate, ma ciò che conta è lavorare bene prima e sapere già cosa fare, questo è fondamentale a prescindere dalla vittoria o dalla sconfitta”. Zeppieri ha anche posto l’accento sul grande momento positivo che sta vivendo, con le qualificazioni superate anche agli Internazionali BNL d’Italia al Foro Italico: “C’è stata una crescita mentale evidente rispetto al passato. Il lavoro fuori dal campo sta dando i suoi frutti e mi sento molto maturato. Credo che ci vorrà ancora un po’ prima del mio step definitivo. La sfida a Roma con Karen Khachanov, che ha approfittato degli unici miei passi falsi durante il match, mi insegna che il margine di errore in quelle situazioni quasi non esiste, ma la strada è quella giusta”.

Nonostante tre ottimi risultati nelle qualificazioni, il torneo vero e proprio inizia adesso, con la prima partita al meglio dei cinque set in carriera da giocare ed un tabellone che nasconde tante insidie, più o meno evidenti. “Sono contento di aver fatto bene fino ad ora, ma il bello deve ancora venire – ammette Giulio –. Da adesso in poi le partite sono tutte difficili. Al di là di quale sia il sorteggio, mi aspettano sfide con tennisti esperti, ma ho tanta voglia di vincere e ce la metterò tutta per continuare il mio percorso qui, anche perché l’atmosfera è straordinaria ed il pubblico è incredibile”.

Nel frattempo, c’è qualche ora per godersi l’ottimo risultato e rispondere ai complimenti di colleghi e persone care. “Il messaggio più bello ricevuto è stato quello di Giulia, la mia ragazza, l’ho sentita contentissima per me e per quanto fatto. Non ho ancora avuto modo di incontrare il mio amico Lorenzo Musetti dopo la vittoria, anche se abbiamo passato del tempo insieme qualche ora fa”. Dopo tanti anni passati al fianco del suo coach storico Piero Melaranci, questi primi grandi risultati sono anche frutto della nuova collaborazione con Giuseppe Fischetti e l’Enjoy Sporting Club di Roma, che Zeppieri commenta così: “La scelta di separarmi da Piero è stata traumatica, e soprattutto nei primi giorni non è stato facile, ma credo sia stata la cosa giusta. Con Peppe, che già conoscevo da prima, c’è un rapporto bellissimo ed in campo ci intendiamo bene. Anche se lavoriamo insieme da poco si cominciano pian piano a vedere i primi risultati”.

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