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Wierer per chiudere in bellezza, Hofer e Windisch per un sogno: l’Italia vuole la diciassettesima

Dorothea Wierer - Foto Pentaphoto

Le emozioni a cinque cerchi non sono ancora finite. Nella terzultima giornata delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 l’Italia avrà ancora la possibilità di andare a caccia di medaglie e provare ad accrescere un medagliere che sin qui recita due medaglie d’oro, sette d’argento e sette di bronzo. Tre le gare che mettono in palio medaglie a cui partecipano atleti italiani, andiamo a vedere che cosa ci aspetta in questo venerdì 18 febbraio.

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DOROTHEA WIERER PER CHIUDERE IN BELLEZZA – Si chiude il programma femminile di biathlon e si chiude con la partenza in linea, anticipata di un giorno per via delle temperature polari previste nella giornata di sabato. L’Italia sarà rappresentata da Dorothea Wierer, medaglia di bronzo nella sprint qualche giorno fa, e campionessa Mondiale della distanza nel 2019. Inutile girarci intorno: per provare a sognare un’altra medaglia Dorothea ha bisogno di una prestazione pressoché perfetta nelle quattro sessioni di tiro, forse si può permettere un errore su venti bersagli. Nulla più. La concorrenza è agguerrita: Marte Roeiseland vuole chiudere in bellezza una Olimpiade semplicemente mostruosa, ma bisogna tenere in considerazione le sorelle Oeberg, le francesi, la tedesca Herrmann e anche qualche altra mina vagante. Insomma la concorrenza non manca. Ma Dorothea può giocarsela.

HOFER E WINDISCH, SERVE LO ZERO PER SOGNARE – Due ore più tardi, alle 10 italiane, sarà il momento della mass start maschile che chiude definitivamente il programma a cinque cerchi del biathlon. Sono ben due gli italiani al cancelletto di partenza: Lukas Hofer e Dominik Windisch. Il primo è reduce da un quarto posto commovente nell’inseguimento di qualche giorno fa, frutto di un venti su venti straordinario al poligono. Per provare a lottare per le prime cinque posizioni ha bisogno nuovamente di una prestazione perfetta. Stesso dicasi per Dominik Windisch che nel 2019 vinse il titolo iridato. Una medaglia oggettivamente è complicatissima, serve un’impresa anche perché i due fratelli Boe, Fillon Maillet, i russi sono di una categoria superiore sugli sci. Ma Hofer, nell’inseguimento, ha dimostrato che con una gara perfetta si può arrivare in vetta.

SIMONE DEROMEDIS, VENTUNO ANNI E VOGLIA DI STUPIRE – Dopo lo skicross femminile, è il momento della gara maschile. L’Italia c’è con un giovane e promettente Simone Deromedis: ventuno anni e tanta voglia di stupire il mondo intero. L’azzurro nel 2021 è stato capace di vincere la medaglia d’argento nei Mondiali di juniores. Ovviamente non è il favorito per una medaglia, ma in semifinale può arrivarci e giocarsi le sue carte. I favoriti? La squadra francese.

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