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Federica Pellegrini è nella storia: è oro al Mondiale in vasca corta di Windsor, l’unico tassello mancante in una strepitosa carriera. La “Divina” sbaraglia la concorrenza compiendo una strepitosa rimonta su Katinka Hosszu e va a prendersi il metallo più pregiato toccando a 1’51”73.
Dal doloroso quarto posto a Rio al gradino più alto in Canada, nel mezzo l’ipotesi di un ritiro scacciato dopo qualche – interminabile – settimana di riflessione. Le intenzioni dell’azzurra erano già chiari dal Gran Premio d’Italia, adesso il capolavoro è compiuto. In corsia 3 Fede vede scappare da subito la “Lady di ferro” ungherese, miglior tempo anche nelle batterie, ma trova comunque la forza di mettere in atto una delle sue progressioni negli ultimi 100 metri. Il distacco che si riduce sempre di più, dal +0.69 ai 100 metri ridotto già di un decimo alla virata dei 150, prima dello splendido sorpasso nell’ultima vasca: l’argento va alla Hosszu mentre il bronzo alla giovanissima padrona di casa Ruck Taylor, classe 2000.
Una boccata d’ossigeno per il nuoto azzurro dopo la delusione nelle batterie di Gabriele Detti. La Pellegrini è ancora viva, l’ennesima rinascita dell’araba fenice.