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MotoGP, il pagellone del Mondiale 2017: Marquez fenomenale, Dovizioso da 9

Marc Marquez e Andrea Dovizioso - Foto Sportface

Si è concluso il Mondiale 2017 della MotoGP, una stagione lunga ed intensa con 18 Gran Premi nel calendario. La corsa per il titolo iridato si è chiusa proprio all’ultima tappa, a Valencia, dove Marc Marquez si è laureato campione del mondo per la quarta volta in carriera distruggendo i sogni di gloria di Andrea Dovizioso. Un’annata caratterizzata dall’estenuante duello fra i due piloti della Honda e della Ducati che hanno dominato rispetto a tutta la concorrenza. La vera delusione? Certamente Maverick Vinales mentre va fatto un grosso applauso a Valentino Rossi capace di tornare in pista nonostante due infortuni abbastanza problematici. Valutiamo l’intera stagione dei top-drivers più la situazione dei piloti italiani con il pagellone 2017.

Il pagellone del Motomondiale 2017

Marc Marquez, voto 10
Quel che ha fatto rimarrà nella storia della MotoGP. Un titolo conquistato in maniera incredibile nonostante una partenza difficoltosa con una sola vittoria nei primi 8 Gran Premi stagionali. Dalla Germania è arrivata la svolta con lo spagnolo che ha iniziato a racimolare punti, ad esclusione della caduta in Gran Bretagna, vittorie e podi che gli hanno permesso di presentarsi a Valencia con i favori del pronostico senza “strafare” nel primo match-point avuto in Malesia dove il Dovi ha tenuto aperto il Mondiale. Sono quattro i titoli in carriera per Marquez, secondo consecutivo dopo quello del 2016 ma la rimonta di quest’anno è stata assolutamente incredibile. Costanza, “cattiveria sportiva” ed un pizzico di pazzia: tutti ai suoi piedi per un ragazzo che vuole entrare nella leggenda.

Andrea Dovizioso, voto 9
Ad inizio stagione nessuno mai avrebbe pronosticato un suo exploit in questo 2017. Oscurato parzialmente anche dall’arrivo di Jorge Lorenzo in Ducati, “DesmoDovi” ha saputo costruirsi un cospicuo bottino punti che gli ha permesso di trovare la leadership del campionato a metà stagione. Due “doppiette” stagionali con le vittorie consecutive in Italia-Catalogna e Austria-Gran Bretagna: prove di forza per un ragazzo che per la prima volta nella sua carriera si è trovato catapultato in vetta alla classifica della “classe regina”. Con grande caparbietà è riuscito anche ad annullare il match-point di Marquez in Malesia ma i 12 punti racimolati tra Aragon e Australia pesano come un macigno a fronte dei trionfi del suo diretto rivale. Fuori dalle aspettative, sì, ma Dovi l’anno prossimo ci riproverà con maggior consapevolezza dei propri mezzi. L’Italia intera lo ha tifato fino alla fine ed il suo secondo posto non è “delusione” ma un grande risultato. See you next year.

Valentino Rossi, voto 7,5
Una vittoria per un campionato condito da tanti applausi, critiche e tanta apprensione. Vale ci ha abituato a farci vivere delle stagioni imprevedibili ma mai come in questa annata ci si aspettava un suo “comeback” in così poco tempo. Due infortuni in allenamento e rientro immediato in pista, come se nulla fosse, per riprende la marcia nella classifica. Certo, ha pur sempre chiuso dietro al suo compagno di squadra ma su questo risultato pesano i due “NC” in Francia ed a San Marino. Nonostante l’età e nonostante tutto, il ‘Dottore’ dimostra di essere ancora lì fra i ragazzi per giocarsi il podio e le vittorie nei Gran Premi. Ritiro? Non se ne parla.

Maverick Vinales, voto 5,5
Il terzo posto in campionato non soddisfa le attese della Yamaha. Lo spagnolo, arrivato ad inizio campionato, è stato capace di vincere e dominare le prime due tappe in Qatar ed in Argentina. La caduta negli Stati Uniti ha rallentato la sua marcia per poi prendere 10 punti in Spagna per poi conquistare un 1° ed un 2° posto nei due successivi Gran Premi (Francia e Italia). Poi? Tante delusioni. Il gran passo di inizio stagione è sparito via ed il ragazzo ha dimostrato un importante calo di condizione psicofisica. I risultati non soddisfacenti hanno condizionato le sue prestazioni week end dopo week end senza mai riuscire a trovare un nuovo acuto a parte il 2° posto in Gran Bretagna. Doveva dar battaglia a Marquez per tutto il Mondiale accendendo il confronto spagnolo ma forse è ancora troppo presto per la piena maturità del ragazzo classe 1995. Purtroppo, per quel che ci si attendeva, la valutazione è sotto la sufficienza.

Jorge Lorenzo, voto 5
Primo anno in Ducati? Zero vittorie, cadute, problemi e posizionamenti fuori dalla top-10. Risultato disastroso per lo spagnolo nella sua prima avventura con il team italiano. Mai competitivo e subito fuori dalla corsa al titolo iridato. Solamente tre podi in stagione fra Spagna, Aragon e Malesia. Di lui si ricordano solamente le partenze fenomenali con le quali più volte si è gettato a fionda dal suo piazzamento in griglia fino alla prima posizione: pochi giri più tardi lo si ritrova fuori dalle zone importanti. Problema alla moto o scarsa adattabilità di Lorenzo ad una Ducati che ha portato Dovizioso al 2° posto nel Mondiale? Risposte che dovranno esser fornite direttamente nella prossima stagione.

Dani Pedrosa, voto 5,5
I risultati di Pedrosa son stati spesso oscurati, ovviamente, dalle imprese del compagno di squadra. Marquez ha dimostrato di esser su un altro pianeta e Dani ha cercato di trarre il meglio da una Honda spaziale. Una vittoria ed una pole position non possono accontentare lo spagnolo che in diverse occasioni non è stato capace di partecipare alla lotta con i top-drivers nelle zone importanti.

Danilo Petrucci, voto 7
Stagione sopra le attese per “Petrux” con quattro podi conquistati. Perfetta adattabilità ad una moto che più volte ha dato fastidio ai grandi team. C’è comunque da valutare anche pesanti scivoloni della Pramac che in alcune piste è andata ben sotto il livello competitivo non permettendo al pilota italiano di gareggiare con i mostri del campionato.

Andrea Iannone, voto 4,5
Un’annata da dimenticare per Andrea che per gran parte della stagione l’abbiamo visto solo sulle copertine dei giornali di gossip. L’attenzione mediatica probabilmente l’ha distrutto e deconcentrato in questa stagione nella quale lo stesso pilota aveva ben altre prospettive.

GLI OUTSIDER – Dopo aver valutato le prestazioni dei top-driver e dei piloti italiani, diamo uno sguardo agli outsider. Stagione da 8 per Johann Zarco capace di macinare punti su punti disturbando, e non poco, i fulmini là davanti. Un solo ritiro, in Qatar, alla prima gara stagionale ma dopo quella clamorosa disattenzione, il francese ha dimostrato di aver testa e piede per gareggiare ad alti livelli. Ben oltre la sufficienza anche Cal Crutchlow, sfortunato, invece, Jonas Folger per i noti problemi fisici avuti nel finale di stagione.

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