[the_ad id=”10725″]
Di nuovo alle 7 di mattina per noi spettatori italiani, questa domenica l’Australia ha ospitato lo storico Gran Premio di Phillip Island, terzultima tappa del Motomondiale 2017. Il sole è tornato a splendere sulla MotoGP dopo il diluvio giapponese di una settimana fa e i piloti hanno potuto tirare un respiro di sollievo dopo le dubbie previsioni meteo. La sfida mondiale sembra essere arrivata a un punto di svolta definitiva, con Marquez trionfatore e Dovizioso che trova in Australia la sua Caporetto. Risorge Valentino Rossi e si porta dietro le altre due Yamaha di Vinales e Zarco, sulla pista che lo vede Re indiscusso con 8 sigilli. Bene anche Iannone, anonimo Petrucci.
LE PAGELLE
Marc Marquez (Honda): calcolatore e anche un pizzico fortunato, Marc non ha risparmiato nessuno quest’oggi e si è portato a casa il bottino pieno di punti, mettendo una seria ipoteca sul titolo. Dovi sprofonda, Marquez trionfa. Sesta vittoria stagionale e oltre 30 punti di vantaggio sull’italiano. Immenso. Voto: 10.
Valentino Rossi (Yamaha): è tornato lassù a lottare per il podio, per la vittoria. Il Dottore, però, si ritrova sul cammino uno (troppo) scatenato Zarco che, non guardando in faccia nessuno, ha compiuto sorpassi al limite dell’accettabilità, impedendo ai due piloti ufficiali Yamaha e a se stesso di poter lottare con Marquez fino all’ultima curva. Comunque podio numero 191 in top class, 227esimo assoluto. Voto: 9.
Maverick Vinales (Yamaha): torna anche lui sul podio, dietro al compagno di squadra, ma non basta per rimanere in lotta per il Mondiale. Comunque un primo anno in Yamaha da incorniciare. Voto: 8,5.
Johann Zarco (Yamaha Tech3): che gara al limite. Guida spettacolare e, forse, un po’ troppo pericolosa. Tantissimi sorpassi magnifici, ma altrettanti buttati un po’ all’azzardo. È principalmente lui la causa della mancata bagarre contro Marquez per la vittoria agli ultimi giri. Finisce dietro alla Yamaha ufficiali, che sicuramente non lo perdoneranno per alcune mosse di oggi. Voto: 7.
Cal Crutchlow (Honda LCR): quinto dove l’anno scorso trionfò, ma comunque una gara sempre nei primi. Lascia un po’ di amaro in bocca per non essere mai realmente entrato nella bagarre per il podio, ma è sempre bello vederlo guidare. Voto: 7+.
Andrea Iannone (Suzuki): seconda gara consecutiva con un Iannone super competitivo sulla sua Suzuki. È un sollievo vederlo finalmente lottare per le sue posizioni, lungo tutto l’arco di gara. Sesta posizione e sorriso sulle labbra di tutti. Voto: 8.
Jack Miller (Honda Marc VDS): che ritorno per l’Aussie dopo l’infortunio alla tibia di tre settimane fa! Torna, conduce i primi giri di gara, retrocede un pochino ma rimane in bagarre per le posizioni che contano, per tutta la gara. Chiude infine settimo a casa sua, ricevendo applausi e affetto dal suo pubblico. Voto: 8,5.
Andrea Dovizioso (Ducati): che disastro. Al secondo giro, dopo aver già recuperato qualche posizione, il DesmoDovi frena troppo tardi alla prima curva e finisce fuori linea, perdendo oltre dieci posizioni, ventesimo. Da quel momento parte il recupero disperato, che però non gli regala nulla di meglio di un misero 13esimo posto. Il Mondiale è chiuso? No, tutto può ancora succedere, ma Marquez ci ha messo su una bella ipoteca. Voto: 3,5.
Danilo Petrucci (Ducati Pramac): anonimo, ancora una volta altalenante dopo una bellissima gara. Dopo un podio, come ci si può aspettare solo un ventunesimo posto alla gara successiva? Voto: 3.
Mancano solo due round alla conclusione del Mondiale e Marquez si ritrova in testa con un bottino di 33 punti di vantaggio sul diretto avversario, Dovi (236). In terza posizione, ormai fuori matematicamente dai giochi, Vinales (219), seguito dal redivivo Rossi (188). Ritorna in quinta posizione Dani Pedrosa (174), opaco sulla sua Honda. Prossima domenica ultima tappa del trittico asiatico, a Sepang in Malesia.