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Moto GP, Morbidelli: “Al titolo ci credo. Valentino Rossi? A lui devo tutto”

Franco Morbidelli
Franco Morbidelli - Foto Antonio Fraioli

“Adesso sì, al titolo ci penso e ci credo. Sono sotto di 25 punti, mancano tre gare. Dovrei trattenermi se penso alle difficoltà che ho di fronte. Ma ora la mia determinazione è forte, mi spinge a non rinunciare”. Lo ha dichiarato Franco Morbidelli che, dopo il successo ad Aragon e a Misano, inizia a credere davvero al sogno mondiale. Il pilota romano della Yamaha Petronas è la sorpresa più bella di questa stagione anomala di Moto GP. Un mondiale, però, che oltre ad essere influenzato dalla pandemia di Covid-19, lo è anche  dall’assenza del numero uno Marc Marquez. “Marquez è un padrone assoluto – ha proseguito Morbidelli in un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’ – La sua assenza ha dato fiducia a tutti. Ha sparso coraggio. Questo comporta lottare tra piloti mossi da volontà e ambizione in un contesto più aperto dove ogni errore pesa. Passi dal primo all’ottavo posto in un istante. Ci sono aspetti del suo fare che non mi piacciono. Rispetto di sicuro. E’ bravissimo. E’ irraggiungibile? Niente affatto”. E su Quartararo ha aggiunto: “E’ uno stimolo. E un peso. Non riuscivo ad avvicinarmi a lui e questa condizione mi ha aiutato ad esplorare lati del mio carattere che non conoscevo”. Dopo aver perso il padre che si è tolto la vita nel 2013, Morbidelli ha considerato Valentino Rossi come una figura fondamentale: “Più che un secondo padre, è come uno zio. La persona che più ammiro e alla quale devo tantissimo. Dopo la morte di mio padre mi chiuse in una stanza e disse: se hai bisogno, sono qui. Mi ha insegnato, aiutato, ispirato. Lui e Carlo Casabianca, preparatore atletico. Forse Carlo ha svolto una funzione paterna. Poi c’e’ Francesca, la mia morosa. Eravamo a scuola insieme, mi accompagna con amore, senza paura. Le donne sono più forti di noi”. Proprio insieme a Rossi, il pilota romano farà squadra in Yamaha nel 2021: “Vale ed io conosciamo già questo argomento. Lottiamo, mi fa andare in bestia quando mi supera e lui prova sentimenti identici. Il bello è che siamo talmente amici da non nascondere nulla. La rivalità avvicina. Siamo due personalità che stanno bene insieme. La nostra è una unione molto più forte di ogni antagonismo. Infine, per quanto riguarda il Covid-19, ha concluso: “Se i rischi da Covid mi spaventano? Mi rattristano. Spero che questa criticità unisca le persone. Lo sport aiuta, cercare di ottenere buoni risultati migliora la quotidianità. E se riesco a far bene penso di dare un piccolo contributo“.

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