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Il calcio è e sempre sarà un gioco di squadra. Inutile mentire però: c’è un giocatore che si distingue dagli altri per tecnica, personalità, esperienza. Nella Nazionale italiana portata da Gigi Di Biagio all’Europeo Under 21 2019 il condottiero è Federico Chiesa.
Le premesse c’erano tutte. In una stagione difficile della Fiorentina, Chiesa è stato uno delle poche certezze, chiudendo l’anno con 37 presenze e 6 gol in Serie A. Inoltre l’attaccante ha ottenuto la convocazione nella Nazionale maggiore di Roberto Mancini per le qualificazione al prossimo Europeo, con una presenza da titolare (vs Grecia) e una da subentrato (vs Bosnia).
Alla partita d’esordio dell’Europeo Under 21 allo stadio Dall’Ara, Chiesa non delude le aspettative. Nei primi 20 minuti l’Italia soffre il possesso palla veloce della Spagna, subendo anche il gol di Ceballos. Poi però gli azzurrini capiscono che la chiave è lanciare i tre attaccanti in profondità. Così nasce il gol del pareggio: lancio di Barella, stop di Chiesa, che supera il terzino spagnolo e confeziona un tiro-cross che beffa il portiere avversario. Non finisce qua il lavoro del primo tempo: attacca, difende, contrasta, guadagna minuti, fa impazzire Martin.
Il secondo tempo inizia come finisce il primo: parte bene la Spagna e l’Italia cerca di ripartire. Consci però dei primi 45 minuti, Di Biagio capisce che potrebbe essere Chiesa l’uomo da cui far partire l’azione dell’attacco. Infatti è lui a confezionare la prima occasione per gli azzurri nella seconda parte di gara con un tiro da fuori area. E al minuto 63, da una mischia in area di rigore, sempre il marcatore italiano segna il 2-1 per l’Italia e si regala la doppietta personale alla prima partita della competizione.
Chiesa è stato un lottatore, una furia, un condottiero per 90 minuti: una buona notizia per questo Europeo e per il calcio italiano in generale.
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