Francesco Molinari - Foto Tour Pro Golf Clubs - CC BY 2.0
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Al termine di una giornata già entrata negli annali del golf italiano, Francesco Molinari si è aggiudicato la 73esima edizione dell’Open d’Italia, davanti al pubblico in delirio che ha affollato il Golf Club Milano (par 71), nel Parco Reale di Monza. Una domenica infinita, iniziata all’alba con la conclusione del terzo giro e proseguita con il quarto giro.
Francesco Molinari ha vinto l’Open d’Italia!!!!! 🇮🇹🏆 pic.twitter.com/P5fOcIgHe9
— Fed.Italiana Golf (@FederGolf) 18 settembre 2016
Alla fine, Francesco ha chiuso con lo score totale di -22 (65 68 64 65), riuscendo a prevalere su un grandissimo Danny Willett (-21), che si è dimostrato ancora una volta un grandissimo campione. Il britannico, infatti, ha costretto Molinari al par della 18, con un putt che ha mandato in visibilio le migliaia di persone accorse sul campo. In terza posizione hanno chiuso, con -18, lo spagnolo Nacho Elvira e l’inglese Chris Peasley, vera sorpresa della settimana. Quinta piazza per gli inglesi Bland e Horsey con -16.
Per Francesco Molinari si tratta della quarta vittoria in carriera, a quattro anni e 145 giorni dall’ultimo successo ottenuto nell’Open di Spagna del 2014. Intervistato a caldo, l’italiano ha dedicato questo risultato alla moglie e ai due figli, che per la prima volta hanno visto il papà vincere un torneo. Una grande prova di tecnica, ma anche di personalità, perché l’italiano ha espresso il suo miglior gioco, nonostante la grande pressione dell’ultima giornata. Molinari si porta anche a casa la prima moneta di 500.000 euro, oltre a punti preziosissimi in chiave Race to Dubai e World Ranking.
GLI ALTRI ITALIANI. Altri quattro azzurri sono riusciti a passare il taglio: discreta settimana per Nicolò Ravano, 30° con -11; più indietro Nino Bertasio (45° con -7), Andrea Pavan (61° con -4) e Renato Paratore, 71° con -2. Settimana negativa, con il taglio mancato, per Matteo Manassero e per Edoardo Molinari, con quest’ultimo che mercoledì è diventato padre della piccola Margherita.