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Golf, Francesco Molinari: un 2018 da sogno, ma non finisce qui

Francesco Molinari - Foto Federgolf

Con il finire del 2018 arriva come di consueto il momento dei bilanci e dei buoni propositi per il 2019. Volgendo lo sguardo agli ultimi 12 mesi è impossibile non pensare ad un nome che ha scritto pagine indelebili dello sport italiano: Francesco Molinari ha infatti raggiunto in poco tempo traguardi che la maggior parte degli sportivi non riescono ad archiviare in un’intera carriera. In un mondo basato sempre più sull’apparenza, sulla spettacolarità e sul voler mettersi in mostra a tutti i costi, “Chicco” appare come una meravigliosa eccezione: semplice, essenziale, sobrio, pacato anche nelle esultanze e nei momenti topici che hanno coronato il lavoro di tutta una vita. Con il suo swing preciso ed infallibile che gli è valso oltremanica il soprannome di “Laser Frankie”, l’azzurro ha fatto incetta di vittorie, premi e riconoscimenti come ad esempio il “Golfer of the Year” dello European Tour e il titolo di “World Sport Star” da parte della BBC.

Sembra impossibile descrivere la stagione di Molinari, che è semplicemente esploso dopo oltre un decennio di risultati già straordinari ed incredibilmente costanti. Mancava però l’ultimo salto di qualità, quel gradino da salire e grazie al quale entrare definitivamente nel gotha del golf mondiale. Tutto ha inizio lo scorso maggio, quando a Wentworth Francesco batte nell’ultimo giro Rory McIlroy e si aggiudica il BMW PGA Championship, torneo simbolo del tour europeo.

Gli highlights della vittoria a Wentworth 

Pochi giorni dopo, il piemontese sfiora la vittoria all’Open d’Italia arrendendosi per un colpo al solo Olesen dopo aver imbucato per il birdie alla 18 mandando in visibilio il pubblico di Gardagolf. Per molti basterebbe questo, ma tutto è appena iniziato: l’estate magica continua infatti con la vittoria dominante al Quicken Loans National, dove Chicco domina e vince il primo titolo di un italiano sul PGA Tour con un margine di ben otto colpi.

La vittoria al Quicken Loans National

Il vero capolavoro arriva però in un ventoso pomeriggio scozzese, il 22 luglio sul difficilissimo percorso di Carnoustie. Nell’ultima giornata dell’Open Championship, Molinari deve recuperare tre colpi dalla vetta e gioca insieme ad un redivivo Tiger Woods. Con gli occhi di milioni di persone addosso, l’azzurro dipinge golf e non perde nemmeno un colpo nelle ultime due giornate. Il birdie alla 18 sigilla la vittoria, il primo trionfo italiano in un major e la definitiva consacrazione. Una dimostrazione di forza e solidità degna di un film, con un finale a dir poco commovente alzando al cielo la Claret Jug.

Gli highlights dell’ultimo giro a Carnoustie

Impossibile chiedere di più, in pochi mesi tutto sembra essere cambiato. Quel ragazzo così semplice e apparentemente freddo è salito alla ribalta come una vera star del golf mondiale. E invece a fine settembre è ancora Molinari-show: Francesco diventa il primo europeo a conquistare cinque punti su cinque in una singola edizione della Ryder Cup, scrivendo la storia in coppia con Tommy Fleetwood e conquistando nella giornata finale il punto della definitiva vittoria europea. Al Golf National di Parigi è pura apoteosi, tra cori da stadio ed esultanze che sembrano avere davvero poco a che fare con il golf.

La vittoria del quinto punto alla Ryder Cup 2018

Una stagione del genere poteva finire solo in un modo, con la vittoria della Race to Dubai. Nemmeno a dirlo, si tratta dell’ennesimo traguardo storico per il primo italiano a vincere l’ordine di merito del tour europeo. La perfetta ciliegina su una torta che non ci stancheremo mai di gustare. Adesso però arriva il 2019, con nuove sfide all’orizzonte e la difficoltà del confermarsi a livelli così stellari. La sfida sarà durissima, con una concorrenza che per qualità e quantità è spietata nel golf come probabilmente in nessun altro sport. Ma tutti dovranno fare i conti con “Laser Frankie”, che proverà a regalarsi e regalarci nuovi sogni da vivere.

Nel frattempo, semplicemente “Grazie Chicco”.

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