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Golf, Francesco Molinari come Giotto: a Dubai si chiude il cerchio di un 2018 perfetto

Francesco Molinari - Foto Federgolf

L’ultimo trionfo era nell’aria, ma è stato necessario aspettare la fine della stagione per averne la certezza. Francesco Molinari è il vincitore della Race to Dubai 2018, l’ordine di merito dello European Tour che riassume al suo interno tutti i risultati dei tornei appartenenti al circuito continentale. Per la prima volta un golfista italiano chiude l’anno da numero uno dell’ordine di merito europeo e non poteva che essere il Molinari in versione 2018 a conquistare questo traguardo così storico e prestigioso.

Difficile descrivere a parole quello che il piemontese ha fatto negli ultimi mesi. Dalla vittoria del BMW PGA Championship di Wentworth, seguita immediatamente da un grande secondo posto all’Open d’Italia, fino al primo storico successo sul PGA Tour statunitense al Quicken Loans Invitational e soprattutto il trionfo major all’Open Championship di Carnoustie, giocando nell’ultimo round a fianco di un Tiger Woods di nuovo competitivo. La definitiva consacrazione è poi arrivata meno di due mesi fa, quando Molinari è diventato il primo europeo nella storia a conquistare cinque punti su cinque in una sola edizione della Ryder Cup. Per tutto questo e non solo, la vittoria della Race to Dubai rappresenta la chiusura di un cerchio perfetto degno del miglior Giotto. Perchè il 2018 di Molinari è una vera e propria opera d’arte, frutto del talento ma soprattutto di un lavoro quotidiano, meticoloso e certamente non privo di difficoltà nel corso degli anni. Un percorso iniziato da bambino e portato avanti con decisioni difficili, dal trasferimento all’estero alla scelta di giocare anche negli Stati Uniti.

In un paese come l’Italia, dove il golf quando va bene è dai più visto come uno sport per pochi eletti, “Chicco” è riuscito a conquistare le prime pagine dei quotidiani (sportivi e non) ed i servizi nei telegiornali nazionali, regalando al suo sport un’esposizione mediatica senza precedenti. Probabilmente non sarà abbastanza per sdoganare definitivamente il golf nel nostro paese, sulla strada di quella che sarà la Ryder Cup 2022 a Roma, ma è sicuramente abbastanza per dire che Francesco Molinari è nettamente stato per importanza, regolarità e difficoltà dei risultati raggiunti lo sportivo dell’anno. E pazienza se non tutti capiranno la portata di questi risultati, siamo certi che Chicco riprenderà con la semplicità e l’efficacia che contraddistingue il suo swing a macinare gioco e risultati per far ricredere tutti gli scettici.

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