Ginnastica ritmica

Ginnastica ritmica, Mondiali Pesaro 2017: le pagelle della terza giornata (PHOTOGALLERY)

Alexandra Agiurgiuculese
Alexandra Agiurgiuculese - Foto Daniele Cifalà

Si è chiusa nella giornata di venerdì 1° settembre la competizione individuale dei Mondiali di Pesaro 2017, che nella terza giornata ha visto svolgersi sulla pedana dell’Adriatic Arena le finali individuali a 24 squadreIl dominio è ancora russo, con l’israeliana Ashram a strappare la medaglia di bronzo. Ma le due ginnaste italiane Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri sono state protagoniste di un’eccellente competizione iridata, conclusa con un 8° e 9° posto.

ALEXANDRA AGIURGIUCULESE, 8
Dopo i non esaltanti esercizi a clavette e nastro, con i quali ha aperto le finali individuali, è tornata in pedana più arrabbiata che mai. Non è un caso se poi al cerchio e alla palla ha fatto strabuzzare gli occhi con punteggi da top player: 17.600 al primo e ben 17.800 al secondo. Ogni tanto pecca di attenzione, ma lo si può concedere a una ginnasta appena entrata nel novero delle senior e al suo primo Mondiale, che chiude come ottava miglior ginnasta. Vince anche il Premio Longines come etoile più elegante della competizione.

MILENA BALDASSARI, 8.5
Mezzo voto in più perché neanche si aspettava di esser chiamata per i Mondiali di Pesaro 2017. E invece, a 15 anni, ha partecipato alla sua prima competizione iridata nel primo anno da senior e si è attestata come la nona ginnasta migliore nel panorama internazionale. Ci ha messo il sorriso, l’interpretazione, la tecnica e l’umiltà. Qualche errore c’è stato, ma davvero alla giovanissima ginnasta azzurra non si potrebbe chiedere di più: “Mi aspettavo di far bene, ma non di arrivare così in alto”, ha commentato a caldo.

AVERINA DINA, 9
Non che ci fossero dubbi sul fatto che una delle due gemelle russe avrebbe vinto il titolo di nuova campionessa del Mondo. A spuntarla è Dina, che raccoglie l’eredità di Yana Kudryavtseva e trionfa nei Mondiali di Pesaro 2017 con l’imbarazzante punteggio totale di 74.700. Sfiora la perfezione, in molti pensano sia un robot.

AVERINA ARINA, 8.5
Ha quella minuscola percentuale di perfezione mancante che la lascia spesso – non sempre – alle spalle della sorella. La medaglia d’argento a certificare l’intramontabile vivaio russo vale tanto, ma chissà che non provi un po’ di sana invidia nei confronti della gemella.

ASHRAM LINOY, 9
Forse un po’ a sorpresa, o forse no perché la competizione iridata della ginnasta israeliana è stata un percorso verso a maturità e – soprattutto – la medaglia. Si era presa un podio nelle finali di specialità, ha affinato le proprie esibizioni e ha svolto un’all-around davvero di livello, non scendendo mai sotto il muro dei 17.000 fino a eccellere nel cerchio. La medaglia di bronzo è più che meritata.

HALKINA KATSIARYNA, 5.5
Quando parti tra le favorite, quantomeno per il podio finale, è difficile accettare la medaglia di legno. Quella che brucia di più in assoluto. A dividere la bielorussa dalla medaglia di bronzo, però, c’è un punto di differenza. Tanto, causa soprattutto di un clamoroso fallimento nell’esercizio alla palla dove scende addirittura a 16.100.  Deludente anche l’altra bielorussa Alina Harnasko, addirittura 13esima.

VLADINOVA NEVIANA, 5
E’ bellissima, elegante, rispetta il codice ma ce la mette tutta per fallire questi Mondiali e ci riesce alla grande. Chiude al settimo posto soltanto perché recupera la situazione con un 18.200 nell’ultimo esercizio al cerchio. Ma in tutte le finali non riesce mai a superare il 16.500. Dalla ginnasta bulgara ci si aspettava certamente di più.

MINAGAWA KAHO 7.5
Un’altra delle outsider e delle sorprese della competizione iridata è proprio la ginnasta giapponese, che già aveva ben figurato nella fase di qualificazione. Si conferma anche nella finale a 24 – tra l’altro con uno strepitoso 17.950 alle clavette – tanto da conquistare la quinta piazza ai Mondiali.

MAZUR VIKTORIIA, 6
Più di incoraggiamento, per la ginnasta ucraina. Inizia le finali mettendosi subito contro la giuria, a dire il vero piuttosto ingenerosa nei suoi confronti: due ricorsi, con i fischi del pubblico a suo sostegno, rigettati per dei punteggi davvero troppo bassi. Così molla il colpo, sbaglia tutto il possibile fino a ottenere un misero 13.800 al nastro come neanche una ginnasta alle prime armi.

PASHAVA SALOME, 5
Idolo indiscusso delle folle, senza motivo. E’ una ginnasta mediatica, che piace al pubblico, molto scenografica. Ma a dir la verità non regala grandi emozioni. Anzi, ottiene punteggi bassissimi in tutte e quattro le esibizioni, chiudendo il proprio Mondiale al 15° posto.

RISULTATI
All-Around individuale

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