Ginnastica artistica

Ginnastica artistica, le squadre della Serie A 2018: Ghislanzoni GAL

Ghislanzoni GAL
Ghislanzoni GAL

Conosciamo una nuova squadra del campionato di Serie A 2018 di ginnastica artistica, la Ghislanzoni GAL di Lecco, nata nel 1996 come unione delle due società della città che un tempo si allenavano separatamente, l’Unione Ginnastica Antonio Ghislanzoni e la Ginnastica Artistica Lecco. A rispondere alle domande di Sportface.it sono gli allenatori del settore femminile Elena TaschettiAlberto Butta.

Da chi sarà composta la vostra squadra?
“La squadra è quella dello scorso anno: le due sorelle Lisa e Mara Rigamonti, Chiara Castelnuovo, Laura Todeschini, Phoebe Toresani e Anna Galbusera”.

Dopo il quarto posto dello scorso anno in A2, cosa vi aspettate da questa nuova stagione agonistica?
“Gli obiettivi sono sicuramente quelli di fare un buon campionato e di rimanere in Serie A. Vero è che questa è la terza stagione che le ragazze affronteranno e sono ormai ‘veterane’. In uno sport molto giovane come quello della ginnastica artistica hanno sicuramente il vantaggio di avere tanta esperienza, però purtroppo hanno lo svantaggio del fisico non più giovane, anche se sembra strano da dire perché hanno 16-17 anni. Tra l’altro gareggiano contro ginnaste professioniste che fanno questo di mestiere, invece loro continuano a conciliare il liceo e gli allenamenti, quindi tanto di cappello alle ragazze che sono disponibili a questi grossi sacrifici. Vedremo di portare a casa il più possibile, anche perché dietro c’è la squadra delle più piccole, quindi vorremmo dare loro la possibilità, quando passeranno nella categoria junior, di essere già in Serie A senza dover affrontare l’iter che abbiamo fatto noi”.

Quest’anno il campionato sarà diverso rispetto agli anni passati. Cosa ne pensate di questa novità?
“Questo è un anno di passaggio, poi dalla prossima stagione cambierà ancora tutto. L’obiettivo è quello di rendere la ginnastica il più spettacolare possibile e le gare meno noiose e lunghe, quindi hanno cercato una modalità per snellire tutto. A noi non cambia granché. Le squadre di vertice sono sempre quelle, con ragazze che possono allenarsi mattina e pomeriggio, con istruttori che vivono di quello, invece per noi è sempre un grosso impegno. Per noi allenatori è un secondo lavoro e rimane sempre una passione, passione che poi ci ha portato a questo grande risultato”.

Su cosa avete lavorato per cercare di arrivare molto competitive all’inizio della nuova stagione agonistica?
“Dopo l’ultima prova di Eboli abbiamo scaricato un po’ di testa e fisico, perché lavorare tutta l’estate è stato veramente massacrante. Non abbiamo lasciato le ragazze a casa: abbiamo alleggerito il lavoro soprattutto mentalmente, ma senza mai mollare. Durante le vacanze di Natale, quando non c’è la scuola, hanno lavorato di più. Non possono permettersi di prendersi settimane di vacanza, soprattutto a questo livello”.

Come state vivendo l’avvicinamento alla prima tappa di Arezzo?
“Per noi non si tratta solo del campionato: stiamo già per affrontare le prime prove individuali di categoria, dove avremo un giudizio esterno sul lavoro che ci servirà sicuramente per decidere chi salirà sugli attrezzi”.

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