Formula 1

GP Spagna 2019, il punto del lunedì: illusioni e paure, Ferrari in un tunnel

Charles Leclerc - Foto Renzopaso CC-BY-SA-2.0
Charles Leclerc - Foto RenzoPaso CC-BY-SA-2.0

Altro lunedì di riflessioni in casa Ferrari per cercare di capire quale sia la reale versione della SF90. Al Gran Premio di Spagna la Mercedes ha dominato senza alcun problema e la Rossa, per la seconda volta in stagione, si è fermata ai piedi del podio permettendo alla Red Bull di conquistare il podio con Max Verstappen. Guardando la classifica e i freddi risultati verrebbe da pensare un grosso passo indietro nello sviluppo della monoposto di Maranello, tornata alle prestazioni poco esaltanti e troppo variabili, di pista in pista, del 2016. Quantomeno questa SF90, ad eccezione del Bahrain, ha dimostrato di essere solida dal punto di vista del motore (punto debole di tre anni fa) ma carente nella gestione delle gomme. Sprintante in rettilineo, la più performante delle 10 vetture, e allo stesso tempo poco performante nelle curve lente: il terzo settore del Circuit de Catalunya ha messo in risalto un vero e proprio tallone d’Achille della Rossa (così definito anche da Vettel).

ILLUSIONI DI INIZIO CAMPIONATO – E la preoccupazione più grande è quella di dover combattere un’intera stagione con un problema non da poco, forse derivante da un ‘vizio strutturale’ della monoposto difficilmente neutralizzabile con aggiornamenti e vari sviluppi programmati lungo le tappe. Il GP di Spagna doveva essere una tappa da cui ripartire, un circuito su cui ritrovare le ottime sensazioni dei test invernali. Invece il Montmelò ha riservato, ancora una volta, delusioni e dolori tanto che la Ferrari sul tracciato spagnolo non trionfa dal 2013 (di mezzo 5 vittorie Mercedes e 1 Red Bull). Un campanello d’allarme non indifferente considerando che il prossimo appuntamento al Gran Premio del Principato di Monaco potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo per questa Rossa. Gara dopo gara anche l’entusiasmo dei tifosi svanisce nella paura di dover assistere a una stagione di dominio Mercedes, accesa dalla lotta interna tra Hamilton e Bottas. Le due frecce d’argento hanno lasciato le briciole alla concorrenza e Verstappen con una macchina spesso meno competitiva ha massimizzato i suoi risultati. Un quadro decisamente negativo per la Ferrari, trovatasi a gestire più volte ordini di scuderia, seppur senza alcun esito positivo, nel tentativo di contrastare i rivali.

TEAM ORDER – Ma la verità è che con questa monoposto di inizio stagione tra Vettel e Leclerc ci sono poche differenze. Spesso si è criticato il tedesco, designato capitano della squadra e agevolato dal compito di secondo pilota del monegasco. Leclerc, dal canto suo, è stato costretto a numerose rimonte con strategie differenti e con situazioni complicate nella gestione del passo e delle gomme, soprattutto nel finale di gara. Ma le performance dei due, fino ad ora, più o meno si equivalgono anche con alcuni errori da matita rossa come quello di Vettel in gara a Sakhir e quello di Leclerc in qualifica a Baku. E anche cambiando l’ordine, in questo momento, c’è poco da fare: Mercedes inarrivabile e Ferrari in battaglia contro l’unica punta Red Bull Verstappen.

Oggi riposo, domani e dopodomani nuovo lavoro in pista a Barcellona. Due giornate di test fondamentali per la Rossa che sarà impegnata nello sviluppo della propria monoposto e anche nella prova delle gomme Pirelli per la prossima stagione. Altre ore in pista per capire dove migliorare in vista della prossima gara a Monte Carlo, tappa programmata domenica 26 maggio. Il campionato è ancora lungo ma forse ora è arrivato il momento di scordarsi per un po’ della classifica piloti.

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