Formula 1

GP Austria: Verstappen-Leclerc, i ‘ragazzini’ cancellano la Formula noia

Max Verstappen, Red Bull F1 - Foto Bruno Silverii
Max Verstappen, Red Bull - Gran Premio d'Australia, Foto Bruno Silverii

Poche vie di fuga, erba, tanta ghiaia, cordoli e dossi complicati con zero chance di errore. Da Le Castellet a Spielberg è cambiato completamente il quadro di una Formula 1 tornata a riscoprire il divertimento e l’imprevedibilità in una pista vecchio stile. Si è passati da un tracciato stile parcheggi centro commerciale, per altro poco entusiasmante dal punto di vista estetico, a una pista stop&go con tutte le caratteristiche richieste dagli amanti della F1. Il Red Bull Ring è una centrifuga, un circuito sali e scendi dove i piloti chiudono il giro in poco più di un minuto e dove sono i decimi a fare la differenza. Una lotta contro il tempo ravvivata soprattutto dai due ragazzini che per la prima volta hanno mostrato le proprie doti da gladiatori. Max Verstappen e Charles Leclerc si son presi la scena oscurando i big come se il ricambio generazionale fosse già avvenuto senza accorgercene. Il primo vincendo inaspettatamente una gara epica in rimonta con numerosi sorpassi, il secondo invece conquistando la pole position, annullando la Mercedes e dando il tutto per tutto nel tentativo di difendersi dallo scatenato Max.

AUSTRIA DA WOW – Questa è la Formula 1 che ci piace. Divertimento, colpi di scena, imprevisti e lotte ruota a ruota. Che lo spettacolo fosse assicurato, conoscendo i protagonisti, lo sapevamo fin dal sabato. Hamilton a causa della penalità per aver ostacolato Raikkonen ha dovuto lasciare la seconda casella a Verstappen che con Leclerc ha formato la prima fila più giovane nella storia della F1. Ma alla partenza la Red Bull dell’olandese non ha risposto ai comandi e Max, incredibilmente, è scivolato in settima posizione a causa dell’assalto dei piloti dietro di sé. Giro dopo giro, davanti, Leclerc distacca una Mercedes non all’altezza, trovatasi nuovamente a fare i conti con i problemi di surriscaldamento del motore in altura, qui come in Messico (punto dolente degli ultimi anni delle frecce d’argento). Mentre Max per costruire l’impresa deve aspettare al secondo run con mescola dura dopo aver allungato egregiamente lo stint con gomma media. Di lì una straordinaria rimonta: prima il sorpasso su Vettel, poi quello agevole su Bottas e infine la lotta con Leclerc.

MAX DA URLO, APPLAUSI PER LECLERC – Giri da cardiopalma con il primo attacco sferrato al 68° giro dove Leclerc in curva 3 compie una magia tenendo il ruota a ruota sul cordolo fino alla staccata di curva 4 dove si prende l’interno e nega il sorpasso a Verstappen. Ma il passo dell’olandese è nettamente superiore e nell’attacco successivo, ancora in curva 3, Max si libera con una vera e propria ruotata spingendo fuori Leclerc. Manovra contestata dal monegasco ma assolutamente regolare in quanto l’olandese ancor prima di chiudere la curva aveva già messo il muso della sua Red Bull davanti legittimando dunque il sorpasso (per altro senza lasciare alcuna chance di risposta). Tifosi di Max in delirio che in Austria, come a Spa, han ricoperto le tribune del colore arancione per tifare il leoncino numero 33.

Tifosi Max Verstappen - Foto Seepark 2 - CC-BY-2.0

La Ferrari non ci sta e Leclerc abbandona il podio al momento dei festeggiamenti con lo champagne, nella speranza di ricevere buone notizie dalla direzione gara dopo l’apertura dell’investigazione per il sorpasso.

TRE ORE DI ATTESA – Fortunatamente questa volta non ci ritroviamo a dover parlare della vittoria di un pilota arrivato secondo, episodio accaduto in Canada con i 5 secondi inflitti a Vettel per sospetto blocco su Hamilton. A pochi giri dalla fine i commissari hanno deciso di aprire l’investigazione senza intervenire tempestivamente lasciando dunque i piloti festeggiare sul podio le posizioni raggiunte in gara. Poi un’attesa estenuante, ricca di speculazioni e false notizie tra cui alcuni documenti fake che riportavano tutto e il contrario di tutto. Oltre tre ore dal post gara prima di conoscere l’esito: ‘no further action’, nessuna ulteriore azione. L’incidente, se così si può chiamare, è stato definito di ‘gara’ e per la prima volta, forse, i commissari hanno adottato la regola del buon senso nel tentativo di salvare l’anima del motorsport. Verstappen e Leclerc hanno regalato spettacolo interrompendo per altro il dominio Mercedes, vittoriosa fino ad ora nelle precedenti otto gare. Bottas terzo, Vettel quarto e Hamilton quinto: notizie che passano in secondo piano di fronte a un duello, il primo dei tanti, che caratterizzerà la F1 del futuro.

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