Formula 1

GP Austria, Mercedes salta il pit stop e Hamilton arriva quarto. Wolff: “Col senno del poi tutti sono più intelligenti”

Toto Wolff - Foto MacKrys - CC-BY-SA-4.0
Toto Wolff - Foto MacKrys - CC-BY-SA-4.0

Un’esitazione pagata cara dalla Mercedes. Nel dopo gara del GP d’Austria lo schieramento della seconda Safety car consentiva a Bottas e Hamilton di montare delle gomme più morbide, ma i due piloti hanno deciso di non farlo e alla ripartenza sono stati attaccati dagli inseguitori. Bottas è riuscito a vincere lo stesso, mentre Hamilton ha chiuso al quarto posto. “Quando hai due macchine in testa queste decisioni sono molto più complesse. Valutare dopo è molto più semplice, sarebbe stato meglio ci fossimo fermati anche noi a montare gomme più morbide. Ma dopo la gara sei sempre più intelligente, ha sottolineato Toto Wolff, mentre il direttore sportivo del team Andrew Shovlin ha poi spiegato la decisione: “Non avevamo intenzione di entrare a quel punto – ha sottolineato – in tv non si capisce ma non accade che entra una Safety car, ci si riunisce e si decide cosa fare. Per i piloti è previsto cosa fare prima di ogni giro in base agli scenari e se entra una Safety car, se si trovano nella finestra di scelta, si fa loro la comunicazione. Per onestà a Valtteri avremmo potuto comunicarlo, ma eravamo veramente al limite e forse non avremmo fatto in tempo. Con Lewis non c’era nemmeno discussione perché dai calcoli ci saremmo trovati dietro ad Albon. Valtteri ci stava dicendo che queste gomme sembravano nuove quindi non eravamo troppo preoccupati. Penso che col senno del poi sarebbe stato meglio fermarsi, ma lo capisci sempre dopo. E c’è sempre un’altra variabile da considerare, il tempo di rimanenza della Safety car in pista. Tre giri? Dieci giri? Questo è un dato che manca sempre”.

SportFace