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La Ferrari SF21 vista nel GP degli Stati Uniti è stata in grado di vincere con facilità il confronto con i rivali di casa McLaren. Charles Leclerc ha portato a casa il quarto posto, più vicino al terzo gradino del podio occupato dalla Red Bull di Perez che impensierito da Daniel Ricciardo (arrivato con quasi 25 secondi di ritardo), Carlos Sainz ha di che recriminare per la sua settima posizione. Lo spagnolo, sorpassato negli ultimi giri dalla Mercedes di Bottas, ha infatti perso l’opportunità di chiudere in quinta piazza a causa di un pit-stop sfortunato e di un contatto proprio con la McLaren dell’australiano. Ma si è comunque messo alle spalle l’altra macchina di Woking, quella dell’ex compagno Lando Norris.
Su questo e molto altro, il team principal della Scuderia rossa, Mattia Binotto, si è detto soddisfatto:“Adesso la potenza extra – spiega l’ingegnere a capo della Gestione Sportiva – è disponibile per tutto il rettilineo, i benefici si vedono sia in uscita di curva che in fondo al dritto. Guardando il weekend di Austin, dove correvamo con il massimo carico aerodinamico, in qualche modo le nostre velocità di punta erano come quelle degli altri. Dunque, considerando la situazione della passata stagione, il passo in avanti è piuttosto consistente. Sappiamo che c’è ancora un gap rispetto al miglior motore, ma crediamo che adesso il divario non sia più così drammatico. Parlando in linea generale credo che, nel bilanciamento complessivo del giro, fossimo chiaramente più veloci della McLaren in questo fine settimana. Sulla carta non era un circuito che si sarebbe dovuto adattare bene alle caratteristiche della nostra macchina ed è questo il motivo per cui sono particolarmente soddisfatto dei progressi che abbiamo visto nelle ultime gare. Certamente l’aiuto della power unit si sente, sia in qualifica che in gara. E mi dà fiducia per i prossimi GP”.
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