Formula 1

Ferrari, Vettel: “La SF90 potrei chiamarla ‘Matt’. Leclerc? Ci sfideremo, ma saremo team”

Sebastian Vettel - Foto nimame - CC-BY-2.0

La colorazione della macchina è una novità, questa volta potrei chiamarla Matt (opaco in inglese, ndr). Ma la vera bellezza è nascosta sotto la carrozzeria. Sono molto curioso di lavorare con Leclerc: in pista cercherà di essere più veloce di me e io di lui, è inutile nasconderlo. Ma l’importante sarà lavorare insieme per il team“. Così Sebastian Vettel a margine della presentazione della Ferrari SF90. A poche settimane dal via del Mondiale 2019 di Formula 1 la Rossa, nella giornata di ieri, ha presentato la nuova monoposto con diverse modifiche sulla livrea, con un rosso opaco e la presenza del colore nero nella sponsorizzazione ‘Mission Winnow’, e sulle forme per via delle modifiche del regolamento tecnico. La nuova stagione fornirà immediatamente numerosi temi, tra tutti spicca quello della ‘convivenza’ di Seb con il nuovo compagno di squadra Charles Leclerc: “Sarà molto veloce, non c’è dubbio, e mi aspetto che cresca in fretta – le parole di Vettel riportate da ‘La Gazzetta dello Sport’ – L’anno scorso ha dimostrato di avere poco da imparare in Alfa Sauber“.

Poi gli obiettivi personali con la speranza di centrale il tanto atteso quinto titolo iridato, primo con la Rossa: “Non prometto nulla ai tifosi. L’anno scorso la Ferrari è stata competitiva per tutta la stagione, anche se non siamo arrivati abbastanza vicini al titolo. Ci aspettiamo un passo in avanti e la mia missione è sempre la stessa, vincere il Mondiale“. Poi prosegue: “Ho un contratto fino al 2020 e sono felice a Maranello, non mi aspetto nulla di diverso. Vedremo quanto sarà affamato Hamilton quest’anno, mi aspetto una lotta a tre con Mercedes e Red Bull. Mental coach? Non ho lavorato con un mental coach, mi basta la serenità di una famiglia forte“. Infine sull’addio dell’ormai ex team principal Maurizio Arrivabene: “Non mi ha sorpreso, la decisione era stata presa un po’ di tempo prima. È un grande cambiamento ma non una rivoluzione visto che Binotto lavora a Maranello da 25 anni. Mi aspetto un impatto positivo e per ora si respira un’atmosfera di euforia“.

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