Formula 1

Ferrari, in Spagna con Leclerc hai perso una vittoria certa. Verstappen sorride tra fortuna e sfortuna

Charles Leclerc - Foto Scuderia Ferrari

E’ il lunedì più amaro della stagione della Ferrari, tornata finalmente competitiva per vincere il Mondiale ma ripiombata a Barcellona nell’incubo di quegli anni in cui tutto andava storto. E la rabbia raddoppia, visto che questa vettura è apparsa ancora una volta all’altezza della Red Bull e decisamente superiore alla Mercedes, seppur quest’ultima in ripresa. Ma il Gran Premio di Spagna è una mazzata violentissima ai sogni di gloria del Cavallino, con il ritiro di Charles Leclerc per problemi di affidabilità che grida vendetta per come si stava sviluppando la gara, e con ancora troppi errori da parte di un Carlos Sainz che fatica a capire la macchina. Insomma, vedere vincere la Red Bull con la doppietta Verstappen-Perez, che vale il sorpasso sia nella classifica piloti che in quella costruttori, è una duro colpo, quasi inspiegabile per quel che stava accadendo.

Ma cosa stava accadendo? Che Leclerc, partito benissimo chiudendo subito la porta in faccia a Verstappen, aveva subito preso margine nei confronti del pilota olandese, peraltro scivolato in quarta posizione dopo un lungo. Giro dopo giro, la gara del monegasco sembrava sempre più in pugno: sia per i meriti di una Ferrari dall’ottimo passo, che per i malfunzionamenti al DRS del campione del mondo in carica che per diversi giri è costretto a star dietro a Russell che si difende da vero leone. A questo punto, Verstappen anticipa la sosta ai box, mentre Leclerc allunga un po’ il suo primo stint, forte del grande vantaggio. Nulla sembra far presagire al disastro che di lì a poco sarebbe avvenuto. Già, perché all’improvviso la Ferrari numero 16 comincia a perdere potenza e a rallentare, venendo sfilata da tutte le monoposto. Leclerc riesce a portarla ai box, ma è scontato il ritiro. Da 25 a 0 in pochi secondi, una gara francamente già vinta che si trasforma in un calvario.

Davanti, però, nessun gioco è scritto. La Red Bull azzarda con Verstappen, richiamandolo ancora per una sosta e giocando su una strategia a tre pit stop. Montando ancora le soft, il classe 1997 ricuce il gap nei confronti di Perez e Russell, ma ha ancora problemi col DRS. Tocca così al messicano sbarazzarsi con un gran sorpasso del nuovo pilota Mercedes, poi però Checo è costretto ad accettare, con tono polemico, l’ordine di scuderia. Verstappen vince, Perez si accontenta di completare la doppietta del team austriaco, e sul podio sale ancora Russell dimostrando che ha stoffa da vendere. Quarto è Sainz, che per fortuna sfrutta il problema con la benzina riscontrato da Hamilton, che limita i danni in quinta posizione.

E gli altri team? Valtteri Bottas si è confermato competitivo con la sua Alfa Romeo e ha centrato un gran sesto posto nonostante una strategia conservativa del team che lo ha costretto di fatto a gestire delle gomme usurate negli ultimi giri, bene anche l’Alpine che porta sul podio entrambi i suoi piloti, compreso dunque Alonso sulla pista di casa. A Montmelò, invece, pagano dazio ancora una volta l’Aston Martin, che sembra essere suo malgrado la penultima forza di questo campionato, e la Haas che non conferma quanto di buono fatto vedere a inizio stagione. Per gli scontenti, ma anche per chi ha vinto e vuole subito bissare, è tempo di back-to-back: si corre già in questo weekend sull’iconica e chiccosa pista di Montecarlo. Sul circuito cittadino sarà fondamentale la qualifica, e per Leclerc l’obiettivo è far meglio rispetto alle due passate stagioni sul circuito di casa. E la sensazione è che non sia troppo complicato.

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