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Si torna a Baku, si torna in Azerbaijan: si ritorna dove tutto ebbe inizio. Il quarto appuntamento del Mondiale 2018 della Formula 1 sarà il Gran Premio d’Azerbaijan, seconda edizione con denominazione ufficiale sul territorio azero (nel 2016 fu chiamato come GP d’Europa). È passato quasi un anno da quel 25 giugno 2017, data in cui durante la gara si accese la miccia nella rivalità fra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton.
Un “autoscontro”, tamponamento da dietro e dall’esterno, per un malinteso oppure per una provocazione maliziosa. Non potremo mai sapere quali fossero le reali intenzioni di Hamilton che, sotto il regime di safety car in prima posizione, decise di rallentare eccessivamente in uscita dalla curva causando il contatto da dietro con Vettel. Seb non prese bene quella che per lui tuttora è catalogata come una mera “provocazione” tanto che il tedesco andò oltre le righe, si mise al suo fianco e gli rifilò una ruotata.
Quel gesto passò alla storia come la “ruotata di Baku”, una reazione che costò una penalità “Stop&Go” di 10 secondi in piena gara. Con la bandiera rossa esposta successivamente per l’eccessiva presenza di detriti in pista causati da un altro incidente, tutti i piloti parcheggiarono la monoposto nella pit-lane. Hamilton salendo nuovamente in macchina non sigillò nel migliore dei modi il cuscinetto a protezione del collo ed in gara, a oltre 300 chilometri orari, fu costretto a guidare con una sola mano sul volante in rettilineo per un giro intero. Lewis successivamente dovette rientrare ai box per sistemare il problema e per via di una banalità chiuse il GP alle spalle di Vettel, nonostante Seb fosse stato penalizzato precedentemente per quel contatto.
Tra team radio e interviste post gara i due continuarono il battibecco a distanza con Vettel che chiese spiegazioni per l’improvvisa frenata mentre Hamilton non si spiegò come un quattro volte campione del mondo potesse affiancarsi e rifilargli una ruotata gratuitamente. I due successivamente vennero invitati dalla Fia ad una conferenza stampa congiunta per il Gran Premio successivo, tra scuse e chiarimenti, ma la ferita è tuttora ancora aperta.
E si ritorna a Baku, nel luogo dove accadde uno degli incidenti più strani della storia della F1. Vettel e Hamilton ritornano con la voglia di vincere e di salire sul podio per gioire anche perché, in queste prime due edizioni, i due piloti non son mai riusciti a chiudere nelle prime tre posizioni.