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A poco più di due settimane dall’inizio del Mondiale 2017 della Formula 1 che partirà con la gara dell’Albert Park di Melbourne (Australia) domenica 26 marzo, la Ferrari può sorridere.
I test pre-stagionali di Barcellona son stati soddisfacenti e positivi ma, secondo quanto insegnato dall’anno scorso, mai prendere questi risultati come una pura certezza trasformandoli in illusione. La SF70H c’è, il suo muso è lì a battagliare per le prime posizioni con ottimi tempi oltre ad una buona affidabilità. Qualche problemino negli otto giorni di test sul circuito catalano c’è stato, come da previsione, ma la monoposto ha dimostrato di saper rispondere in brevi tempi senza mai perdere ore importanti in pista e scacciando via quel brutto inizio nel filming day.
Kimi Raikkonen è stato il pilota più veloce di tutti, l’unico a scendere sotto il muro del 1:19 registrando il fastest lap generale proprio nell’ultimo giorno disponibile, quasi a voler dare un’avvertenza a tutti, compreso Sebastian Vettel. Il tedesco, invece, nella classifica dei tempi si ritrova dietro con il vantaggio di aver registrato molti più giri a bordo della sua ‘Rossa’.
Nascosta, o quasi, la Mercedes, la scuderia dominatrice delle ultime tre stagioni. Le frecce d’argento, senza strafare, son sempre lì a galleggiare tra le prime posizioni e, a differenza delle dirette rivali Ferrari e Red Bull, durante tutti i test hanno adottato la strategia di mandar in pista entrambi i piloti alternandoli tra le sessioni del mattino e del pomeriggio. Con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas sul sedile, la scuderia tedesca ha oltrepassato i 5.000 km, un risultato davvero strabiliante che accerta l’affidabilità della macchina campione del mondo. Ciò che crea notizia è il fatto che il finlandese, neo arrivato per sostituire Nico Rosberg, è sempre stato più veloce del britannico, un qualcosa a cui Hamilton vorrà rispondere direttamente tra qualifiche ufficiali e gara.
Anche la Red Bull non ha stupito in termini di risultati sul giro secco. Fino a poche settimane dalla presentazione ufficiale delle vetture, voci di corridoio davano la monoposto austriaca come la favorita alla vittoria del titolo nel tentativo di instaurare nuovamente quel regime che ormai manca dai tempi di Vettel. Daniel Ricciardo e Max Verstappen hanno totalizzato tanti giri senza mai avvicinarsi sensibilmente alle prime posizioni venendo addirittura “attaccati” dalla Williams. La vera sorpresa della seconda parte dei test di Barcellona è stata proprio la scuderia britannica che con Felipe Massa ha ritrovato l’entusiasmo necessario per iniziare la stagione con piccole speranze in più rispetto al fallimento della passata stagione, ancora da scoprire, invece Lance Stroll.
Al termine dei test possiamo dare un risultato positivo anche alla Renault che ha lavorato tanto sulla velocità nella prima parte riscontrando qualche problemino di troppo nella seconda parte quando si è ricercata l’affidabilità e la continuità in pista. Dati su cui lavorare ma sicuramente una base di partenza più solida in confronto alla mediocrità mostrata l’anno scorso. Viaggia sulla decima posizione la Force India con Sergio Perez ed Esteban Ocon separati da pochi centesimi ma mai sotto il muro del 1:20.
Tra le altre scuderie troviamo la McLaren alla ricerca della rinascita ma ben distante dalle posizioni importanti ed una Haas fino ad ora “ignota”. La Toro Rosso, invece, è riuscita a posizionarsi in settima piazza con Carlos Sainz che nell’ultimo giorno è riuscito a tirar fuori un tempo strepitoso di 1:19.837. Nonostante ciò la scuderia di Faenza ha avuto non pochi problemi durante tutto il corso dei test dovendo intervenire sulla monoposto diverse volte. La Sauber ha potuto vedere per la prima volta Pascal Wehrlein in azione, precedentemente sostituito da Antonio Giovinazzi, senza lasciar comunque le ultime posizioni.
Ecco la classifica dei fastest lap, pilota per pilota, con il totale dei giri registrati nella seconda parte dei test
- Kimi RAIKKONEN (Ferrari) 1:18.634 (164 giri in 2 giorni)
- Sebastian VETTEL (Ferrari) 1:19.024 (324 giri in 2 giorni)
- Valtteri BOTTAS (Mercedes) 1:19.310 (304 giri in 4 giorni)
- Lewis HAMILTON (Mercedes) 1:19.352 (234 giri in 4 giorni)
- Felipe MASSA (Williams) 1:19.420 (311 giri in 3 giorni)
- Max VERSTAPPEN (Red Bull) 1:19.438 (173 giri in 2 giorni)
- Carlos SAINZ (Toro Rosso) 1:19.837 (224 giri in 2 giorni)
- Nico HULKENBERG (Renault) 1:19.885 (164 giri in 3 giorni)
- Daniel RICCIARDO (Red Bull) 1:19.900 (217 giri in 2 giorni)
- Sergio PEREZ (Force India) 1:20.116 (228 giri in 2 giorni)
- Esteban OCON (Force India) 1:20.161 (279 giri in 2 giorni)
- Jolyon PALMER (Renault) 1:20.205 (140 giri in 4 giorni)
- Lance STROLL (Williams) 1:20.335 (276 giri in 3 giorni)
- Daniil KVYAT (Toro Rosso) 1:20.416 (117 giri in 2 giorni)
- Kevin MAGNUSSEN (Haas) 1:20.504 (200 giri in 2 giorni)
- Romain GROSJEAN (Haas) 1:21.110 (172 giri in 2 giorni)
- Stoffel VANDOORNE (McLaren) 1:21.348 (127 giri in 2 giorni)
- Fernando ALONSO (McLaren) 1:21.389 (89 giri in 2 giorni)
- Marcus ERICSSON (Sauber) 1:21.670 (247 giri in 4 giorni)
- Pascal WEHRLEIN (Sauber) 1:22.347 (192 giri in 4 giorni)