Formula 1

F1, rebus Ferrari tra qualifica e gara: la SF90 non convince Mercedes e Red Bull

Ferrari SF90 - Foto emperornie CC-BY-2.0
Ferrari SF90 - Foto emperornie CC-BY-2.0

A Maranello in queste settimane si sta lavorando tanto per conquistare la prima vittoria stagionale, mentre i team avversari non riescono ancora a comprendere la vera forza del team italiano. Red Bull e Mercedes, infatti, sono sorprese dalla mancanza di potenza della Ferrari in gara. Questo si è notato specialmente durante il Gran Premio d’Austria, quando Verstappen è riuscito in pochissimi giri a riprendere Leclerc al comando. Stessa situazione è avvenuta anche a Silverstone, ma questa volta la Honda era più veloce della Ferrari.

Quello che però non torna ai competitor del team italiano è la differenza di potenza tra la qualifica e la gara. Secondo i dati GPS della Mercedes, Vettel e Leclerc possono utilizzare nei momenti salienti della qualifica fino a 30 chilowatt in più. Circa 40 cv. “Non abbiamo mai visto la Ferrari utilizzare la potenza espressa in qualifica in gara in questa stagione – ha sottolineato un portavoce della Mercedes – Nemmeno per sorpassare o difendere la posizione sui rettilinei. Per non parlare di un giro completo. Rispetto a noi perdono molta potenza il giorno della gara”. Queste dichiarazioni possono essere facilmente confermate con le statistiche: la scuderia di Maranello ha raggiunto la potenza massima in sei qualifiche su dieci, invece in gara soltanto in due occasioni grazie anche alla scia. Questa discrepanza di prestazioni tra qualifica e gara ha reso le squadre rivali molto sospettose. Hanno visto che la potenza extra della Ferrari si presentava ogni volta che le vetture sono ai box e dopo aver fatto un outlap molto lento.

Lo scorso anno la monoposto di Vettel è stata controllata dalla FIA negli ultimi due Gran Premi della stagione (Brasile e Abu Dhabi), concentrandosi specialmente sul carburante utilizzato. In quest’analisi ripresa dal sito tedesco Automotorundsport manca un problema fondamentale che sta attanagliando la Ferrari dall’inizio della stagione, il consumo eccessivo del carburante. I piloti della Ferrari, specialmente quando corrono su piste con lunghi rettilinei, devono per molti giri usare una mappatura fuel saving. È successo a Leclerc in Austria quando era davanti, stessa cosa a Vettel in Canada.

Sicuramente un altro fattore rivelante è anche la difficoltà da parte della SF90 di mettere a giusta temperatura le gomme. Se il pilota ha delle gomme troppo fredde o calde non può certamente sfruttare al massimo la potenza del motore Ferrari. Infine la poca affidabilità della power unit: fin dal primo giorno di test il nuovo motore non ha sempre collaborato. Quindi può essere anche per questa ragione che la Ferrari decida di non sfruttare al massimo il potenziale in gara per non avere problemi, specialmente visto il limite di tre power unit per tutto il campionato. Quindi questa differenza può esserci per i motivi sopra esposti, ma vedremo se Red Bull e Mercedes chiederanno un controllo da parte della FIA.

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