Formula 1

F1, pagelle GP Messico 2019: Hamilton detta legge, harakiri Verstappen

Lewis Hamilton - Foto Pixabay

Lewis Hamilton vince il Gran Premio del Messico 2019 davanti a Vettel e Bottas. La Mercedes disegna una strategia perfetta per entrambi i piloti, mentre la Ferrari non eccelle su tale aspetto. Il grande assente in questa gara è stato certamente Max Verstappen, che ha dovuto fare una grande rimonta dopo una foratura subita ad inizio gara.

LE PAGELLE

Lewis Hamilton 9

Nonostante una partenza da dimenticare la vittoria è nelle sue mani. Una strategia perfetta lo conduce verso il gradino più alto del podio, nonostante non fosse un risultato scontato. All’inizio dello stint con la gomma dura ha fatto dei tempi alti per gestire al meglio la gomma, ben sapendo che Vettel avrebbe avuto a fine gara un set di gomme più fresco. Il mondiale non è ancora chiuso, ma avrà il secondo Championship Point tra una settimana ad Austin.

Valtteri Bottas 8

Dopo il brutto incidente in qualifica, il finlandese ottiene un terzo posto che vale oro per lui. Il mondiale piloti è ancora vivo ed il finlandese cercherà in tutti i modi di portare tale lotta fino ad Abu Dhabi. Molto bello il sorpasso che ha fatto su Verstappen, nonostante l’olandese avesse già la foratura.

Sebastian Vettel 8

La fortuna aiuta gli audaci, ma non in questo caso. Dopo una partenza ottima da parte del tedesco, mandando anche sull’erba Hamilton, la Ferrari decide di rischiare con il quattro volte campione del mondo proponendogli una strategia ad una sosta. Una soluzione ottimale tranne per un aspetto: il momento adatto per fare il più stop. Vettel ha deciso di allungare di molto lo stint per avere una gomma più fresca rispetto a Hamilton, ma questo non ha pagato complice il tempo perso con i doppiati. Negli ultimi giri il tedesco ha sperato in un calo delle gomme dell’inglese, ma questo non c’è stato.

Charles Leclerc 7

La prima posizione non porta bene al monegasco. Una buona partenza non basta al giovane ferrarista per tenere la leadership della corsa, perché il suo team gli impone una strategia a due soste. Una scelta harakiri a posteriori, un po’ come quella di Albon, perché poi quel ritardo non è più riuscito a colmarlo. Verso la fine della gara stava recuperando terreno su Bottas, ma un bloccaggio gli ha vanificato tutto il lavoro fatto prima.

Alexander Albon 6

Un quinto posto un po’ agrodolce per il pilota thailandese. Dopo una prima parte di gara in cui il thailandese è sempre stato in zona podio, il team gli ha complicato la vita dandogli una strategia a due soste. Il ragazzo non è più riuscito a colmare il gap del pit stop in più, dunque il quinto posto era l’obbiettivo massimo della giornata. Sottovalutato?

Max Verstappen 5

Era l’uomo da battere, ma ci ha pensato lui ad eliminarsi. Dopo una brutta partenza, e un contatto con Hamilton in mezzo, galeotto fu il sorpasso su Bottas: il bel sorpasso sul finlandese allo stadio gli costa una foratura, complicandogli così la gara. Alla fine l’olandese arriva sesto, ma con i tempi visti in gara poteva fare molto di più.

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