Formula 1

F1, Luca Cordero di Montezemolo: “Hamilton nella leggenda. Ferrari deve gestire meglio i piloti”

Luca Cordero di Montezemolo - Foto Sportface

Luca Cordero di Montezemolo è intervenuto a La politica nel pallone su Gr Parlamento per commentare la vittoria del sesto titolo personale (altrettanti per la Mercedes) conquistato da Lewis Hamilton con il secondo posto nel Gran Premio degli Stati Uniti 2019 di Formula 1 ad Austin: “Hamilton è un grandissimo e la sua vittoria credo farà un grande piacere al mio amico Niki Lauda, che da lassù sarà molto soddisfatto perché è stato lui a fare di tutto per portarlo in Mercedes. Di Lewis ammiro innanzitutto il comportamento sempre sportivo, in gara e fuori, poi la straordinaria capacità di regolare la sua gara in funzione dell’esigenza del circuito E’ un pilota che entra nella leggenda della Formula 1: partendo da Fangio, è ai livelli dei Lauda, Schumacher, Senna, Clark, Stewart. Come persona, avrei voluto averlo con me in squadra”.

L’ex presidente della Ferrari si sofferma proprio sulle difficoltà della scuderia di Maranello: “Da diversi anni, malgrado si ritenesse che potesse, la Ferrari non vince e a 3-4 gare dalla fine è fuori dalla corsa al successo. Speriamo che l’anno prossimo si vinca e, se proprio non accada, si perda all’ultimo metro con una Ferrari competitiva”. E sulla gestione dei due piloti da parte della Rossa, Montezemolo ha qualcosa da ridire: “Io ho sempre puntato su un pilota per la classifica e un altro che porti punti importanti per il Mondiale costruttori, e che ogni tanto li tolga anche agli avversari di chi lotta per la classifica. Credo che uno dei problemi di quest’anno sia stato con i due piloti, Leclerc è sicuramente velocissimo ed è andato oltre alle aspettative, ha smesso di parlare un po’ troppo alla radio ma bisogna farlo crescere gradatamente”.

Montezemolo chiude a un possibile ritorno in Ferrari: “Io tornare? Parliamo della luna… A parte la mia famiglia, la Ferrari è stata la cosa più importante della mia vita ma è un discorso finito. La seguo con trepidazione, ma è ancora aperta la ferita per come è finita: però la Ferrari è nel mio cuore e non si toglierà mai”.

 

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